Famiglia

Dalla guerra alla strada: un convegno Coopi sullo stato dell’infanzia nel mondo

Si è tenuto ieri all'Ispi di Milano. Ospiti rappresentanti del Mae e cooperanti dal Congo e da Bucarest. Oltre la Convenzione Onu, la fotografia di un'infanzia senza diritti

di Benedetta Verrini

Sei milioni di bambini morti ogni anno per malnutrizione. 13 milioni infettati dall’Aids. 350 milioni di bambini lavoratori. 100 milioni di bambini che dormono per strada. 300mila bambini soldato. 8mila bambini mutilati per mine. Sono le statistiche “nere” legate alle condizioni dell’infanzia nel mondo, su cui il Coopi ha fatto il punto ieri all’Istituto studi di politica internazionale.
Il tema del convegno era “Dalla guerra alla strada”, e ha visto l’intervento di importanti testimonianze di cooperanti impegnati sui progetti e di due dirigenti del ministero degli Affari Esteri, Marina Miconi (dell’ufficio valutazione dei progetti delle ong) e Maria Pia Rizzo (dell’ufficio multilaterale del Mae). Entrambe hanno preso atto del preoccupante calo di fondi per la cooperazione allo sviluppo, che si ripercuote drammaticamente anche per i progetti legati direttamente all’infanzia.
“La tematica minorile da 15 anni a questa parte ha fatto importanti passi avanti anche nel settore della cooperazione” ha spiegato la Miconi, ricordando l’anniversario della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia. “Al centro, come soggetto di diritto e come risorsa è stato messo il bambino, con l’obiettivo di prevenire e contrastare ogni forma di sfruttamento e affermare i diritti, rendendoli esigibili in ogni parte del mondo”. L’Italia, ha ricordato ancora la Miconi, ha investito importanti fondi nella lotta alle forme di sfruttamento dell’infanzia nel mondo: dal 2002 sono stati spesi 9 milioni di euro per la lotta allo sfruttamento sessuale nel SudEst Asiatico, 9 milioni di euro per la lotta alla disgregazione sociale nei Balcani, 2 milioni di euro per progetti in America Latina. “Inoltre, posso aggiungere che il sottosegretario Bon iver, di ritorno da un viaggio in Laos e Vietman” ha detto la Miconi, “Ha già promesso un nuovo stanziamento di 5 milioni di euro per combattere la pedofilia e lo sfruttamento sessuale”.

E’ inoltre in fase d’avvio un progetto in Etiopia da 2milioni 600mila euro. Si tratta di un programma molto ambizioso predisposto dal Mae e affidato direttamente a Coopi e Cisp, per consolidare le istituzioni locali e realizzare progetti mirati direttamente sui minori.

A ricordare che è necessario andare oltre le dichiarazioni internazionali e i propositi Onu, ma rendere i diritti dei bambini esigibili, la seconda parte della giornata ha visto l’intensa testimonianza di Olimpio Gasparotto, cooperante del Coopi in Congo, che ha fatto il quadro della drammatica situazione di malnutrizione dei bambini in Congo, in particolare nella regione destabilizzata dell’Ituri. Altrettanto intenso l’intervento di Loris Panzeri, del GRT, che lavora in collaborazione con il Coopi per il recupero dei bambini di strada di Bucarest. Panzeri ha raccontato la storia della nascita della fondazione Parada, creata dal clown Miloud (con cui Coopi e GRT lavorano a stretto contatto) e la situazione attuale delle strade di Bucarest. “Ci sono circa 6mila bambini in strada” ha spiegato Panzeri, “Ma stanno aumentando in modo esponenziale anche le famiglie e gli anziani, privi di sostentamento e di risorse”.

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