Cultura

Dalla Chiesa 15 milioni di pasti ai poveri

La stima viene da Padre Renato Gaglianone, consigliere ecclesiastico nazionale della Coldiretti

di Redazione

Almeno quindici milioni di pasti saranno distribuiti gratuitamente nel 2011 dalla chiesa attraverso le diverse iniziative di solidarietà dei fedeli, per contribuire ad affrontare le nuove povertà nell’anno della crisi. La stima viene da Padre Renato Gaglianone, consigliere ecclesiastico nazionale della Coldiretti, all’incontro “Eucarestia Terra Cibo – Nostalgia di Futuro” ad Ancona nell’ambito del Congresso Eucaristico Nazionale con la partecipazione del presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini.

Solo tra Milano e Firenze sono distribuiti quasi 2,5 milioni di pasti dalla Caritas che è la piu’ attiva ed è peraltro presente capillarmente in tutta la penisola a partire da Roma mentre la Comunità di Sant’Egidio tra la Capitale, Milano, Bologna e Napoli ne garantisce quasi 1,5 milioni e l’Opera San Francesco 700mila a Milano. A queste – sottolinea il Consigliere ecclesiastico della Coldiretti – si aggiungono le migliaia di iniziative spontanee nate sul territorio da enti, comunità e parrocchie che quotidianamente si impegnano per garantire un piatto caldo ai bisognosi in l’Italia dove colpiti da povertà assoluta sono 3,1 milioni in aumento del 2 per cento secondo l’Istat.

“Siamo di fronte ad un fiume di solidarietà che molto piu’ delle manovre economiche concorre a contrastare la crisi” ha affermato il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “molto di piu’ potrebbe essere fatto in un Paese come l’Italia a causa degli sprechi viene perso quasi un terzo del cibo commercializzato”. Le perdite dovute agli sprechi alimentari ammontano – secondo la Coldiretti – ad oltre dieci milioni di tonnellate e sarebbero sufficienti a nutrire decine di milioni di persone. Una razionalizzazione della filiera alimentare con un taglio agli sprechi potrebbe contribuire in modo determinante – ha affermato Marini – a risollevare molte famiglie dalla povertà attraverso le numerose iniziative di solidarietà. La frutta e la verdura prima di arrivare sulle tavole subiscono anche quattro o cinque passaggi che ne provocano la perdita di freschezza  e ne aumentano la deperibilità e gli scarti.

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