Non profit

D’Alema, mantieni le promesse fatte alla cooperazione

Una voce sul discorso programmatico di D'Alema

di Redazione

Stimato presidente D?Alema, nel suo discorso programmatico lei ha dedicato un passaggio importante alla cooperazione allo sviluppo, evidenziando il nesso che lega gli interventi di sviluppo nelle aree più povere alla stabilizzazione dei flussi migratori e alla restituzione a questi popoli di un livello di vita compatibile con il rispetto dei diritti basilari e con la democrazia. Le ong associate al Cocis hanno apprezzato, e hanno atteso che le enunciazioni di principio si trasformassero in proposte concrete di bilancio all?interno della legge finanziaria. Sinora il nostro Paese ha investito in queste attività cifre ridicole, situandosi all?ultimo posto nella graduatoria dei Paesi donatori con solo lo 0,2% del Pil. Per questo anno ci aspettiamo quindi, come preventivato negli interventi programmatici, un ragionevole raddoppio di questa percentuale, che avvicini l?Italia a quello 0,7% del Pil più volte ribadito a parole in sede di accordi internazionali. Purtroppo le notizie che giungono dal Parlamento parlano, ancora una volta, di tagli ai fondi per lo sviluppo, in favore di altri meritevoli capitoli di bilancio, che potrebbero però essere finanziati attraverso ben altri tagli, quali quelli alla Difesa. Ultimo, i tagli alla cooperazione metterebbero in seria difficoltà politica l?iter di riforma della legge sulla cooperazione, priva di senso se non adeguatamente finanziata. Sarebbe una grave incoerenza da parte del nuovo governo, uno scippo ai danni di quelle popolazioni cui non resta, per far sentire la propria voce, che una serie di atti eclatanti che spesso chiudono il circolo vizioso della repressione o militarizzazione degli spazi internazionali. Lanciamo quindi un appello perché la coerenza regni all?interno di questa legge finanziaria. Raffaele K. Salinari, presidente Cocis, Roma


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