Mondo

Dal Sud Italia docenti per il Libano

Inviare all'Universita' di Beirut insegnanti di lingua italiana per formare in loco una nuova generazione di docenti e avviare nell'ateneo libanese un dipartimento di italianistica

di Carmen Morrone

E’ questo il progetto che l’Universita’ di Palermo, capofila di 20 atenei del Sud Italia nel piano di cooperazione internazionale del ministero degli Esteri, ha messo a punto in collaborazione con l’Universita’ di Beirut, l’unico ateneo pubblico nel Libano appena uscito dalla guerra. ”L’Italia -ha detto oggi Bernadette Abi Saleh, pro-rettore alle relazioni Internazionali dell’ateneo libanese- e’ nostro secondo partner commerciale e l’italiano e’ la terza lingua straniera, dopo francese e inglese. La necessita’ di un confronto e di uno scambio si e’ rafforzata con l’arrivo dei 3 mila soldati italiani dopo i drammatici fatti di guerra che ci hanno coinvolto. Non abbiamo bisogno di assistenza a pioggia o di progetti calati dall’alto, ma di iniziative mirate e concordate, come l’avvio del Dipartimento di italianistica”. Bernadette Abi Saleh e’ a Palermo per il Forum della Cooperazione Internazionale in programma oggi a partire dalle 15,30 a Palazzo Steri, con la partecipazione, fra gli altri, del rettore giuseppe Silvestri, del pro-rettore alla cooperazione Ennio Cardone e della portavoce dell’Unhcr Laura Boldrini. Il progetto sul Libano, che rivede in prima battuta l’invio a Beirut di docenti per 5 anni ”potrebbe trovare finanziamento -ha detto il coordinatore della cooperazione universitaria del ministero degli Esteri Massimo Caneva- nell’ambito dei 30 mln di euro resi disponibili dal governo italiano per l’emergenza libanese”.


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