«Il mio nome è Lunedì». Il cardinale ghanese Kodwo Turkson, si diverte un mondo a vedere la faccia dei giornalisti occidentali che si accostano alla Chiesa africana come i primi esploratori inglesi guardavano agli amuleti dei pigmei. «È proprio così», ride il porporato di colore. «Il mio primo nome è Kodwo che significa, appunto, lunedì. Una volta era diffusa tra la mia gente l’usanza di dare ai figli il nome del giorno della nascita. Tra i miei nove fratelli ci sono due Venerdì e tre Domeniche. Io sono il solo Lunedì».
Solido nella dottrina, non rigido nelle sue applicazioni morali, Turkson, 61 anni, ha svolto in modo apprezzato da tutti il ruolo di relatore al recente Sinodo sull’Africa. È il più giovane cardinale del continente. Di lui sentiremo parlare ancora. Il papa gli ha affidato un incarico importante, che lo obbligherà a trasferirsi a Roma: presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. Prende il posto del cardinale Raffaele Martino. La notorietà di Turkson sulla stampa internazionale è dovuta invece all’ormai celebre battuta sull’eventualità di un papa nero. «Why not?» rispose, con disarmante semplicità, nella prima conferenza stampa del Sinodo.Per gli amanti della storia, ci sono già stati, nei primi secoli, tre santi papi africani: Vittore I, Melchiade e Gelasio I.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.