Cultura
Dal Friuli una proposta doc: 550 vitigni per un sorso giusto
Idee vincenti. Una cantina produce le bottiglie della pace. Realizzato con vitigni dei cinque continenti, vendemmiato da ragazzi di tutto il mondo.
di Luca Razza
Dove non può la diplomazia, poté il vino. Perché se la pace nel mondo appare come un frutto sempre irraggiungibile, almeno nel vino è stata ufficialmente raggiunta.
Merito del Vino della pace della Cantina produttori Cormons e del suo maestro cantiniere nonché ideatore Luigi Soini. Un vino che non può che essere speciale, quello della pace: un intreccio di varietà di vitigni, circa 550, giunti a Cormons, nel collio Goriziano, da ogni angolo del mondo. Messi a dimora sui 405 ettari che compongono il comprensorio dei vini Cormons, gli acini multicolore (e multisapore) di questo vino, dal 1985 vengono vendemmiati da ragazzi di ottanta diverse nazioni (quelli del collegio del Mondo unito di Duino, Trieste).
Un messaggio, una collana di pace che poi trova degna ospitalità nelle bottiglie griffate del Vino della pace: bottiglie splendidamente firmate da pittori e poeti di fama internazionale e che, poi, da Cormons, come reali ambasciatrici di pace, riprendono la via del mondo andando a raggiungere le residenze di tutti i capi di Stato del pianeta. Il quasi magico rito della presentazione del Vino della pace quest?anno, a settembre, ha raggiunto la sua quindicesima edizione: un traguardo storico e che, intrecciandosi proprio con i tragici eventi di New York e Washington, si è imbevuto di significati ancora più profondi.
«Abbiamo presentato il Vino della vendemmia 2000 lo scorso 7 settembre, in un teatro gremito di gente e di ragazzi provenienti dai cinque continenti», dice l?ideatore del Vino della pace, Luigi Soini. «Presentato dal nostro concittadino Bruno Pizzul, il vino spedito quest?anno, come nelle passate edizioni, a tutti i capi di Stato, era decorato da etichette dipinte da Igor Mitoraj, Michelangelo Pistoletto, Dario Fo. I versi a fronte erano invece quelli di Nanni Balestrini, Elio Pagliarani e Alfredo Giuliani. Pochi giorni dopo, con i fatti americani dell?11 settembre, l?euforia che riempie Cormons, tutti i soci della nostra cooperativa, tutti gli artisti che promuovono da quindici anni questa iniziativa unica al mondo, ha subito un duro contraccolpo».
Vita: Come è nata in origine l?idea del Vino della pace?
Luigi Soini: La professione del vitivinicoltore, del cantiniere, è un mestiere che avvicina alla terra, all?amore per la natura e per le diversità. È un mestiere che si compone ancora di sacrifici, pazienza, cura estrema. Gli stessi requisiti di cui ha bisogno, per essere realizzata, la pace e la comprensione fra i popoli. Con questa consapevolezza, unendo al mestiere del cantiniere anche la passione per un?arte intesa come veicolo anch?essa di dialogo, è nato nel 1983 il progetto del Vino della pace.
Vita: La vostra Cooperativa Cormons è la seconda del Friuli Venezia Giulia per vinificato annuale, e una delle più rinomate in Italia e anche all?estero: il Vino della pace quanto contribuisce alla vostra immagine?
Soini: Tantissimo. Il Vino della pace è certo un veicolo promozionale per noi. Tuttavia, tengo a precisarlo, esso non è un messaggio fine a se stesso, imprenditoriale e basta. Il Vino della pace è costato notevoli sacrifici nella sua tanto composita progettazione. Richiede costanti investimenti ma, al tempo stesso, è riuscito ad aggregare intorno a sé un movimento di forze e di persone che nella pace ci crede e attorno al vino, a questa idea, ha scelto di promuoverla. L?Alitalia, ad esempio, grazie a un accordo di partnership con la Cantina Cormons, è vettore dei nostri vini quando da qui partono verso tutti i capi di Stato.
Vita: Un traguardo ancora da raggiungere?
Soini: Se non fosse un terrorista e fosse invece un capo di Stato? far bere il mio vino anche a Osama Bin Laden. Visto quant?è emaciato, penso che gli gioverebbe. Chissà poi che, provata quanto è dolce la pace, non cambiasse idee e propositi!
La cooperativa
premiata, moderna e biologica
La cooperativa Cantina produttori Cormons è la più grande società vitivinicola della provincia di Gorizia, la seconda nel Friuli Venezia Giulia. Ne fanno parte oltre 200 soci proprietari di piccoli vigneti a conduzione diretta. La superficie vitata di 405 ettari, tutte in zone doc, produce annualmente circa 45mila quintali di uva. Oltre l?80 per cento dei vigneti sono coltivati in forma biologica.
La Cantina, che dispone di attrezzature e di impianti all?avanguardia, ha una capacità di stoccaggio di 46.905 ettolitri, mentre le sue botti in rovere di Slavonia sono splendidamente affrescate da pittori e artisti di tutto il mondo. Il Vino della pace, unico per il suo messaggio di fraternità, lo è anche per le sue caratteristiche organolettiche che lo rendono chiaro alla vista, profondamente speziato, quasi orientale al palato. Prodotto con 550 differenti vitigni provenienti da tutti e cinque i continenti, è stato negli anni firmato, sulle sue splendide bottiglie da collezione, da vari artisti.
Info: Cantina produttori Cormons – via Vino della pace, 31
34071 Cormons (Go) – tel. 0481.62471– sito: www.cormons.com
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