Sostenibilità

Dal Commercio equo e solidale appello ai candidati

Da AGICES, l'Associazione di categoria delle organizzazioni di settore, Fairtrade Italia la campagna "Un'Italia diversa, un commercio più giusto"

di Redazione

In oltre 500 punti vendita dedicati, le cosiddette Botteghe del Mondo, e in più di 5mila negozi di tutta Italia prodotti di uso comune come tè, caffè, cioccolato, ma anche articoli d’artigianato, abiti e persino saponi e creme di bellezza, dimostrano che è possibile cambiare l’economia a partire da piccoli gesti di responsabilità quotidiana. Il Commercio Equo e Solidale non rappresenta solamente una buona intenzione nel modificare in senso più giusto le regole del commercio, è un vero e proprio fenomeno sociale ed economico, che genera oltre 120 milioni di euro di giro di affari, sostenendo centinaia di progetti di sviluppo e produzione nel sud del mondo e coinvolgendo oltre 20mila volontari, migliaia di operatori e milioni di consumatori soltanto nel nostro Paese.

E’ per questo che AGICES, l’Associazione di categoria delle organizzazioni di settore, Fairtrade Italia, l’ Ente di certificazione dei prodotti del Commercio equo e Solidale e Assobotteghe, che rappresenta le Botteghe del Mondo, lanciano insieme la campagna nazionale “Un’Italia diversa, un commercio più giusto” rivolta ai candidati premier, ma anche a tutti coloro che si candideranno alle prossime elezioni politiche del 13 e 14 aprile.

L’appello sarà presentato per la prima volta oggi a Padova, in occasione dell’incontro del candidato del PD Walter Veltroni con le ONG italiane e lanciato a Roma il 18 marzo al candidato della Sinistra l’Arcobaleno Fausto Bertinotti, nell’ambito di una iniziativa del suo schieramento sulla solidarietà internazionale.

Le organizzazioni che aderiscono alle tre reti sosterranno la campagna con iniziative, volantinaggi, raccolta di firme e chiederanno a tutti i candidati di sottoscrivere un “patto preventivo” nel quale si impegnino:

– ad incontrare pubblicamente le organizzazioni di Commercio Equo e Solidale, per affrontare i temi della sostenibilità, dell’attenzione ai diritti dell’ambiente e delle comunità;

– a ripresentare ed approvare nella prossima legislatura un disegno di legge già depositato nel corso del 2007, dopo un percorso efficace e partecipato, perché un settore di alte idealità e di concreta economia diversa possa trovare riconoscimento e tutela.

L’Italia, infatti, è stato uno dei primi Paesi al mondo a riconoscere attraverso un progetto di legge ad hoc il fenomeno equosolidale. Dopo un percorso importante, che ha visto attorno ad un tavolo tutte le maggiori organizzazioni nazionali, grazie alla collaborazione con l’Associazione Interparlamentare per un Commercio Equo e Solidale (AIES) fortemente voluta dall’on. Ermete Realacci, presidente dell’Associazione e primo firmatario della proposta di legge presentata alla Camera nel 2007, e dal Sen. Nuccio Iovene, vicepresidente dell’AIES e primo firmatario della medesima proposta di legge presentata al Senato. Il lavoro svolto assieme e il Progetto di legge presentato riassumono e danno organicità ad un fenomeno sociale in forte crescita.

Chiediamo un impegno, per noi importante e qualificante, capace di dare a centinaia di imprese sociali impegnate nell’equo e solidale la speranza che il loro lavoro quotidiano ed i milioni di cittadini che intercettano rappresentino i semi fertili di un cambiamento prossimo venturo.

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