L’Unione europea che ha disconosciuto le sue radici giudaico, greche e cristiane, ha preferito fondarsi sulla curvatura del cetriolo. Ha appena compiuto 27 anni l’ordinanza numero 1677 del 1988 della Commissione europea, che stabilisce i limiti per la curvatura massima dei cetrioli in Europa. Un cetriolo, infatti, per poter essere commercializzato nell’Unione Europea deve avere una curvatura che non superi massimo i 10 millimetri su una lunghezza di 10 centimetri. Anche se è prevista un deroga per i cetrioli «di serie B» la cui curvatura può raggiungere i 20 millimetri.
Da allora le ordinanze dell’Unione ci perseguitano con il loro carico di idiozie che non hanno altro risultato che quello di complicare la vita di chi lavora. Una banana, per esempio, in Europa non può superare i 14,27 centimetri di lunghezza per essere venduta. E non è per una sorta di «celodurismo vegetariano» che è stato stabilito questo limite. Niente affatto: lo prevede un regolamento comunitario del 1994 che precisa addirittura che la misurazione deve avvenire lungo la parte convessa del frutto e non quella concava.
Le fragole, tanto per cambiare genere, non possono avere un diametro inferiore ai 25 millimetri nel loro punto di massima larghezza e devono presentare un bel colore rosso uniforme. Pena la messa al bando. Ma l’elenco delle assurdità europee non finisce qui. C’è anche la sfericità delle albicocche, pomodori, melanzane e pere.
L’elenco potrebbe essere lunghissimoPoi è arrivata la direttva sui formaggi senza latte e infine quella della proibizione di pescare vongole sotto i 25 mm di diametro che sta mettendo in ginocchio le flotte di pescatori dell’Adriatico.
Incapace di risolvere problemi complessi ma risolvibili come quelli che riguardano i debiti sovrani o i flussi migratori, pare che l’Unione europea non sappia produrre altro che idiozie burocratiche. Verrebbe voglia di schiacciare il tasto #exit
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