Politica

Dal 2012 i volontari di protezione giuridica

Della nuova figura che potrebbe sostituire l'amministratore di sostegno si è parlato durante un convegno a Como

di Redazione

Si chiama “Volontario di protezione giuridica” ed è una nuova figura che, dal 2012, potrebbe sostituire l’attuale amministratore di sostegno nella presa in carico delle persone con fragilità. Una proposta pienamente condivisa dall’assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale della Regione Lombardia Giulio Boscagli, oggi intervenuto su questo tema durante i lavoro del convegno “Amministratori di sostegno e persone con fragilità, dalla teoria alla pratica”, che si è svolto a Como nella sede della Provincia.

L’amministratore di sostegno è previsto da una legge nazionale del 2004 e consente a familiari o volontari opportunamente formati di seguire persone con fragilità. Boscagli ha ricordato che il progetto attivato da Regione Lombardia con la Fondazione Cariplo e i Csv (Centri di Servizio per il Volontariato) valorizza l’amministratore di sostegno all’interno della rete familiare e amicale, favorendo e supportando l’assunzione di responsabilità in questi ambiti, che sono i più vicini e i più adeguati a rispondere alle esigenze delle persone con disabilità. Il progetto terminerà nel maggio 2012. «L’obiettivo per il prossimo futuro – ha detto l’assessore Boscagli – è sostenere le reti che negli ultimi due anni si sono radicate nel territorio e di proseguire l’azione di formazione, informazione e coordinamento tra ASL ed enti che abbiamo iniziato. La promozione dell’integrazione tra uffici pubblici e realtà sociali così come il raccordo tra i diversi interventi realizzati, infatti, è una priorità che Regione Lombardia persegue non solo nell’ambito specifico della protezione giuridica, ma in tutte le politiche di welfare».

L’assessore ha anche posto l’accento sulla necessità di avviare attività specifiche di formazione per i futuri volontari di protezione giuridica: «La diffusione dell’amministratore di sostegno – ha aggiunto Boscagli – ha generato esigenze di formazione e informazione, a cui si sta provvedendo a dare risposta. Oltre alle iniziative formative sviluppate dal progetto con Fondazione Cariplo, anche la direzione generale Famiglia, in maniera coordinata, ha promosso, tramite Iref, momenti formativi, coinvolgendo i responsabili degli Uffici di protezione giuridica delle Asl e anche i responsabili degli Uffici di Piano».


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