Non profit

+Dai -Versi: ok della Commissione Bilancio

Un passaggio storico per il Terzo settore italiano. Il fisco rinuncia a mettere le mani sulle donazioni degli italiani e sceglie di rilanciare il non profit

di Redazione

COMUNICATO – La proposta di legge per sostenere fiscalmente il non profit ha ottenuto il parere favorevole della Commissione della Camera. Le donazioni potranno essere dedotte dall’imponibile fino a una quota del 20% – come è stato chiesto da oltre 6.000 realtà del Terzo settore italiano e da 60mila cittadini, con il sostegno del Forum del Terzo settore e del Summit della Solidarietà. Il verdetto è lì, scritto maiuscolo: FAVOREVOLE. Ha il sapore della grande conquista, per tutto il mondo del non profit, il parere favorevole della V commissione della Camera. La +Dai -Versi si trovava oggi ad affrontare la partita più delicata, quella della valutazione della Commissione Bilancio della Camera, ovvero con chi tiene “i cordoni della borsa”. Infatti il progetto di legge “Disposizioni per l’incentivazione del finanziamento privato degli organismi non lucrativi” (C. 3459), attendeva proprio questo elemento, la valutazione dei deputati sulla conformità della copertura economica, per ottenere un rapido via libera. E questo via libera è giunto, “preso atto dei chiarimenti forniti dalla relazione tecnica trasmessa dal Governo, in base alla quale gli oneri derivano dal provvedimento, in termini di minor gettito, sono stimati in 168 milioni di euro per l’anno 2005 ed in 96 milioni di euro a decorrere dal 2006″ si legge nel parere della Bilancio, a condizione che agli oneri derivanti dal provvedimento, valutati in 168 milioni di euro per l’anno 2005 e in 96 milioni a decorrere dal 2006, si provveda con una diversa clausola di copertura finanziaria che attinga, a decorrere dall¹anno 2005, a risorse di parte corrente, ai sensi dell¹articolo 11-ter, comma 1, della legge n. 468 del 1978”. Una modifica testuale necessaria per garantire l¹ossigeno necessario al provvedimento, pensato, voluto e promosso dal Terzo settore (il Comitato editoriale del settimanale Vita, Summit della Solidarietà e Forum del Terzo Settore in prima linea con il sostegno di oltre 6.000 realtà non profit e la firma di 60mila cittadini) e presentato il 5 dicembre 2002 con slancio bipartisan dal diessino Giorgio Benvenuto e dall¹azzurro Giorgio Jannone. Il progetto di legge intitolato “Disposizioni per l’incentivazione del finanziamento privato degli organismi non lucrativi” rappresenta il punto di svolta per il sostegno al non profit italiano: prevede di incentivare, semplificandoli, i meccanismi di finanziamento privato del terzo settore, attraverso il riconoscimento di una deducibilità fiscale più consistente rispetto alle forme attualmente vigenti nel nostro ordinamento. In altre parole: più si dona, meno tasse si pagano. Una scelta che, a fronte di minori entrate nelle casse dello Stato, “conviene” in termini pratici e a lunga scadenza per la ricaduta dei servizi messi in opera dalle organizzazioni non profit all’intera collettività, in sostituzione di articolazioni pubbliche che non arrivano o non funzionano. Grazie alle sostanziali e convergenti valutazioni di tutti i gruppi parlamentari la Commissione Finanze potrebbe ottenere ora la riassegnazione in sede legislativa per chiudere in tempi brevissimi l’iter alla Camera. “Finalmente”, sottolinea il direttore editoriale del settimanale Vita, Riccardo Bonacina “Il fisco rinuncia a mettere le mani su ciò che gli italiani donano per finanziare buone cause. Era ora, d’altra parte non si può riformare il Welfare senza il sostegno al Terzo settore”. Bonacina, sottolinea anche come sia : “Quasi clamoroso, che in questo clima politico, la proposta di legge sia portata avanti da tutte le forze parlamentari. Un’obiettivo segno di speranza per la costruzione di un bene che sia comune a tutti”. A cui potete aderire firmanddo an che voi alla pagina www.vita.it/ap/dedux.htm.

Testo della decisione della Commissione

Sul nuovo  testo  del  provvedimento elaborato dalla commissione di 
merito:

preso atto dei chiarimenti forniti dalla relazione tecnica  trasmessa
dal Governo, in base alla quale gli oneri derivano dal provvedimento,
in termini  di  minor gettito,  sono stimati in 168 milioni  di  euro 
per l?anno  2005  ed  in  96 milioni  di  euro a decorrere  dal 2006;
tenuto conto che tali  stime  dnon coincidono con gli  oneri previsti
all?articolo  4,  pari  a 101 milioni  di euro a decorrere  dall?anno 
2004;
rilevato che l?accantonamento  relativo al Ministero  dell?economia e 
delle finanze dell'unità previsionale di base di parte corrente ?Fon-
do speciale? per l?anno 2004 non  reca  le  necessarie disponibilità;

PARERE FAVOREVOLE

Con  la   seguente   condizione,   volta   a  garantire  il  rispetto
dell?articolo 81, quarto comma, della Costituzione:
sia riformulato l?articolo 4, stabilendo che agli oneri derivanti dal
provvedimento, valutati in 168 milioni di euro per l?anno 2005 e   in
96 milioni a decorrere dal 2006, si provveda con una diversa clausola
di copertura finanziaria che attinga, a  decorrere dall?anno  2005, a
risorse di parte corrente,  ai  sensi  dell?articolo 11-ter,  comma 1,
della legge n. 468 del 1978.

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