Non profit

+ Dai – Versi: L’impegno “non rituale” del presidente La Malfa

Il presidente della commissione Finanze ha trovato, insieme all'on. Benvenuto, nuova copertura finanziaria al pdl 3459 e l'ha re-inviato alla Bilancio con una lettera personale. Vita lo ringrazia.

di Ettore Colombo

Roma, Camera dei Deputati, nostro servizio. Abbiamo incontrato questa mattina, in Transatlantico, il presidente della commissione Finanze della Camera dei Deputati (la VI) Giorgio La Malfa, leader del Pri ed esponente della Casa delle Libertà, il quale ha assicurato a Vita e a tutto il mondo del non profit il suo impegno “non rituale”, impegno forte, convinto e formalizzato in una lettera di accompagnamento del provvedimento legislativo n. 3459 inviata ieri sera al presidente della commissione Bilancio on. Giancarlo Giorgetti (Lega), commissione (la Bilancio) che oggi è tornata per la IV volta a valutare i requisiti di copertura finanziaria della legge. Spiega il presidente La Malfa, con la sua consueta gentilezza e disponibilità, al cronista di Vita che il testo della 3459 (nota come “Più dai, meno Versi”) “è stato di nuovo esaminato dalla nostra commissione ieri, e ancora una volta abbiamo cercato e trovato i requisiti di copertura finanziaria necessari. La volta precedente (cioè la settimana scorsa, quando la commissione Bilancio bocciò il provvedimento con il parere favorevole del Governo, ndr.) vennero a cadere, tali requisiti, non per colpa nostra ma perché il decreto “tagliaspese” del Governo, entrato in vigore a fine luglio, li aveva fatti saltare”. “Noi – continua la Malfa – e cioè io e Benvenuto, esponente dei Ds membro della mia commissione e presentatore del disegno di legge avevamo pensato di fare fronte alla politica di contenimento delle uscite messa in atto dal governo intervenendo sulle accise dei tabacchi, proponendo cioè un loro aumento che copriva le minori entrate, peraltro di entità minima, previste dal pdl 3459. Ma il governo e la commissione Bilancio hanno giudicato non bastante la nostra proposta, bocciando la pdl non per motivi politici ma solo tecnici. Nei giorni scorsi, come Vita sa, ci siamo rimessi al lavoro e abbiamo trovato nuove fonti di entrata per coprire le uscite che implicherebbe l’adozione della pdl 3459”. “Ora – conclude La Malfa – abbiamo inviato di nuovo il testo della legge alla commissione Bilancio, che proprio oggi la dovrebbe prendere in esame. Speriamo di farcela in questo modo ma ove non vi riuscissimo penso anch’io, come hanno già proposto diversi deputati e capigruppo di Ds, Margherita e Forza Italia delle due commissioni, che rimanga aperta la strada di un suo inserimento nella prossima Finanziaria. In ogni caso, vorrei rassicurare i lettori di Vita e tutto il mondo del non profit: il mio impegno a far approvare la ‘Più dai, meno Versi’ c’è da sempre e mi adoperò in tutti i modi perché questo testo passi. Non a caso, voglio rivelare a lei un particolare non di poco conto, nei delicati meccanismi che regolano la vita parlamentare: ho accompagnato il provvedimento trasmesso di nuovo alla commissione Bilancio da parte della mia commissione, la Finanze, con una lettera che mi permetto di definire ‘non rituale’. La prassi, di solito, è diversa ma ho voluto scrivere questa lettera a Giorgetti proprio per spiegargli l’importanza di questo provvedimento e ottenere l’unico risultato che c’interessa. Che venga approvato”. Per un attento e scrupoloso custode dei meccanismi parlamentari come l’onorevole La Malfa, questa lettera “non rituale” è un atto importante. Ecco perché ci permettiamo di spogliarci della vesta di cronisti e ringraziarlo pubblicamente, dalle colonne del sito di Vita on line, a nome del giornale.


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