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+ Dai – Versi. Buone notizie, qualcosa accadr
L'onorevole Iannone interviene in aula e chiede di votare la legge. Il governo s'impegna a portare l'emendamento al Senato, parola del sottosegretario Vegas.
Roma, Montecitorio – nostro servizio
Buone notizie, finalmente, per la Più Dai, Meno Versi, anche se provvisorie.
La sorpresa arriva come un fulmine – benigno, s’intende – a ciel sereno, nella tarda mattinata di oggi. Il lavoro di fino e di peso (servono entrambi, nel braccio di ferro infinito tra governo e opposizione l’un contro l’altro armati, pezzi di maggioranza che si fanno i dispetti, maggioranza in sé allo sbando…) svolto dai deputati promotori della legge Iannone (Fi) e Benvenuto (Ds) ha avuto il suo effetto. Come i lettori di Vita sanno la pdl n. 3459 è diventata le scorse settimane con il beneplacido unamine delle Commissioni Finanze e Bilancio, un emendamento alla Finanziaria 2005 e come tale è arrivato ieri alla Camera come sub emendamento del super emendamento (scusate ma usano davvero questo linnguaggio) del relatore di maggioranza on. Guido Crosetto.
Subemendamento che è naufragato nella notte in cui tutti fgli emendamenti sono stati ritirati.
Ma, colpo di scena, ulteriore, questa mattina in aula un intervento duro e secco dell’on. Iannone chiede la votazione dell’emendamento a meno che il governo non assuma l’impegno di farsene carico, in vista dello sbarco della Finanziaria al Senato. Cosa che, come per miracolo, avviene. E’ il sottosegretario Vegas a prendersi l’impegno (il testo sta nello stenografico della seduta di stamane), che conferma nel Transatlantico a Vita, anche se con due paletti: “il tetto di spesa, ancora da verificare (ancora?! ndr.) e gli enti beneficiari”. Precauzioni inutili? Forse, ma l’importante è che la misura passi nella sua filosofia generale, anche se – al Senato e poi ancora alla Camera – l’entità del tetto delle eleargizioni contenute nella proposta originaria Iannone-Benvenuto e il numero degli enti che potranno accedere ai benefici previsti dalla legge saranno “limati”.
Netta dunque la soddisfazione sia dei due deputati promotori, incontrati entrambi da Vita e in costante contatto con la direzione del giornale, che dei sostenitori della + Dai – Versi in Parlamento. Ora, la parola è al Senato.
Incrociamo le dita. E, come abbiamo già invitato a fare per i Deputati, vi chiediamo di spedire una email ai capigruppo al Senato perché approvino l’emendamento!
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