Dai Policy Maker ai “MAKERS”

di Paolo Venturi

Incubatori, acceleratori d’impresa, start up, innovazione sociale, valore condiviso, imprenditorialità sociale sono i Tag di una discussione aperta e profonda  caratterizzata da un numero crescente ed eterogeneo di  interlocutori. Dopo l’era dei “Policy Maker” dedicati a definire secondo un approccio “top down” il perimetro di regole e regolamenti utili ad alimentare lo sviluppo, in un’epoca segnata dal “presentismo” e da un “ desiderio fiaccato” (Censis 2011)  sembra essere  arrivato  il momento  dei Makers ossia  giovani che ci provano, che non aspettano l’esito dell’ultimo vertice di Bruxelles per rischiare una business idea, ragazzi che antepongono “l’osservazione” al “ragionamento” e  qualche volta “riescono”.

Nella crisi entropica, cioè di senso, che stiamo vivendo i Makers stanno emergendo, come il prototipo  per attivare un  nuovo modello, questa volta  “bottom up”, capace di  creare ed estrarre valore economico e sociale  dalla creatività anteponendo il “fare” alla definizione di strategie  economico-finanziarie.

Ecco quindi che “l’esperienza” e la capacità di connetterla e condividerla diventano gli ingredienti  per alimentare una nuova prospettiva dell’innovazione sociale dove i successi di alcuni e i fallimenti di molti  diventano driver per l’innovazione di altri e il tutto si riproduce allargando il mindset di una comunità  che si autoriconosce e si autoseleziona sulla base di strumenti e fini comuni.

I “makers” testimoniano come sia importante passare da una relazione di “collaborazione” intesa come condivisione di strumenti per fini diversi ad una di  “Co-operazione intesa come condivisione  sia degli strumenti  che dei  fini; ecco quindi che la Co-operazione (come principio) si ripropone  come la  cellula staminale per alimentare uno sviluppo che operi un cambio di paradigma in cui l’innovazione è al centro.

Co-operazione quindi … ma non solo. Occorrono motivazioni e desideri all’altezza … come quelli di Pier Mattia giovane imprenditore e fondatore di Uqido che pochi mesi fa, ad un corso di formazione sulle reti, raccontando la sua esperienza diceva “ Fare una start up è come avere una morosa. Pazzia e felicità …”

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