Welfare

Dai monosci allo sledge hockey sull’Appennino modenese

Stage sulla neve organizzato dal Cip dell'Emilia Romagna con il Centro Protesi Inail. Quattordici persone dal 30 gennaio al 2 febbraio proveranno gli sport invernali paralimpici. Testimonial dell'iniziativa Martina Caironi, oro paralimpico a Londra

di Redazione

Quattro giorni di sport a tutto campo, innevato naturalmente. È l'iniziativa (dal 30 gennaio al 2 febbraio) denominata "Progetto Sport" ideata dal Centro Protesi Inail e dal Comitato Paralimpico dell'Emilia Romagna che, collegata alla convenzione nazionale tra Inail e Cip, si concretizza in uno stage sulla neve a Fanano sull'Appennino Modenese.
Perché sciare, fare snowboard o hockey su ghiaccio è possible, anche dopo un grave infortunio, utilizzando una protesi o una sedia a ruote. A partecipar allo stage sportivo 14 persone assistite dal centro protesi Inail di Vigorso di Budrio, struttura di eccellenza nel campo delle protesi e della riabilitazione. Testimonial dell'iniziativa a Fanano, Martina Caironi, medaglia d’oro nei 100 metri alle ultime Olimpiadi paralimpiche di Londra, invitata dal Cip Emilia Romagna

Venerdì 31 gennaio alle ore 9 tutti in pista per la prima giornata sulla neve. In base alle caratteristiche individuali, alcuni utilizzeranno il monosci con seduta personalizzata, altri una protesi specifica per lo sci alpino e lo snowboard. Per chi è alle prime anni ci saranno i maestri dello Sci club paralimpico di Fanano, mentre il team tecnico-sanitario del Centro Protesi, garantirà l’assistenza alle persone e ai dispositivi tecnici. Venerdì dalle ore 18 (e sabato dalle ore 9) al Palaghiaccio di Fanano si potrà provare lo sledge hockey (l’hockey su slittino) insieme ai tecnici di Federghiaccio, la Federazione italiana degli sport sul ghiaccio. Domenica 2 febbraio, ultima uscita sulle piste.

Il progetto si propone di avvicinare allo sport le persone con disabilità ricoverate al Centro Protesi e prevede uno sportello di informazione e di orientamento allo sport e una serie di attività interne ed esterne alla struttura. «Lo sport è strumento di benessere, di salute e di integrazione, anche e soprattutto per i disabili» dice Gianni Scotti, presidente del Comitato Paralimpico regionale dell'Emilia Romagna. «Per questo siamo impegnati a diffonderlo il più possibile, anche alla luce degli eccellenti risultati sportivi ottenuti in questi anni dagli atleti paralimpici».

Il direttore del Centro Protesi Inail, Enrico Lanzone sottolinea come «da tempo abbiamo inserito lo sport e il tempo libero a supporto del percorso riabilitativo, ritenendo che lo sport sia indissolubilmente legato alla reale integrazione della persona nel contesto sociale e al naturale recupero di una vita di relazione autonoma».
 


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