Formazione
Dagli USA all’ Europa il fondo va alle stelle.
Negli Usa, con un capitale di mille miliardi di dollari, rappresentano il 10% degli investimenti. Il segreto del successo?
Un risparmio ottenuto in modo non aggressivo, gestito in un?ottica di rispetto dei valori umani? Ormai una realtà più che un?utopia, dimostrata dal fatto che è in continuo aumento, in Europa e negli Stati Uniti, il numero di istituti di credito che offrono ai loro clienti fondi di investimento etici. Quelli, per intenderci, che al profitto coniugano l?impegno sociale. E negli ultimi anni, scrollatisi di dosso la fama di Cenerentole della finanza, battono di molte lunghezze i fondi for profit e i principali indici di Borsa. Soprattutto negli Stati Uniti, che negli ultimi 15 anni hanno assistito a un vero e proprio boom dei fondi socialmente responsabili: nel 1984 il capitale complessivo gestito dai 4 fondi etici allora esistenti era di 40 miliardi di dollari;10 anni dopo, nel 1995, i fondi erano diventati 45 e il loro capitale complessivo pari a 639 miliardi di dollari; oggi i fondi sono quasi 180 e il loro capitale di 1000 miliardi di dollari è pari al 10% del totale investito. Le loro performance a Wall Street? Da record. Come quello dell?indice Domini, creato all’inizio degli anni ?50 dalla ricercatrice Amy Domini e dal marito, che ogni anno batte gli indici borsistici S&P 500 e il Dow Jones investendo in 400 società con un buon rating rispetto al sociale e all?ambiente. I suoi fondi, quintuplicati in due anni, oggi sfiorano il miliardo di dollari e nel suo portafoglio, costituito da puri prodotti Nasdaq, la società dell?high-tech, figura anche il colosso Microsoft. Seguono il Citizens Index, che nell?ultimo anno ha ottenuto un + 35% e lo Smith Barney Concert Allocation Social Awarness: un + 26,6% negli ultimi 12 mesi, in linea con l?indice S&P 500, e un +19,2% -la media degli ultimi tre anni- che fa segnare il risultato migliore dei due terzi del totale dei fondi Usa.
Numeri che, secondo Geneviéve Fèrone, fondatore della società di ricerca francese Arese (Analyses et recherches sociales sur les entreprises), potrebbero essere raggiunti se non superati anche in Francia. Dove alcuni fondi di investimento tradizionali sono stati accusati dai loro risparmiatori di puntare su attività con un profilo di rischio troppo elevato e l?interesse dell?opinione pubblica si sta sensibilmente spostando verso i fondi di investimento etici. Risultato? Sempre più istituti bancari si lanciano nelle formule di investimento per i piccoli risparmiatori che danno rendimento investendo nel sociale. E l?istituto Arese sostiene lo sviluppo della finanza etica e responsabile consentendo ai fondi etici di decollare.
Come? Ha controllato il comportamento di Michelin, dal punto di vista etico, dopo che la società aveva comunicato un piano di licenziamento di 7.500 lavoratori in Europa e un contemporaneo aumento del 17% dell?utile semestrale. L?attività di Arese si basa su 18 fonti di informazione, elencate nel suo sito Internet, tra cui: il Movimento francese per la qualità, l?Organizzazione internazionale del lavoro e l?Human Rights Watch. In Gran Bretagna, invece, esistono attualmente 34 fondi etici differenti, che gestiscono un patrimonio considerevole di 63,7 miliardi di euro. Risparmi, insomma, che oggi sempre più persone decidono di investire in progetti dal forte impatto socio-ambientale.
E non solo: se fino a 5 anni fa per beneficiare dei finanziamenti etici alle imprese bastava dimostrare di non inquinare, non produrre alcool, armi o tabacco e rispettare i diritti dei propri impiegati, oggi sono sempre più numerosi i fondi che investono sulla base di valori religiosi, come gli americani Islamia Funds e Lutheran Brotherood Funds, sostegno della diversità etnica e razziale (Victory Lakefront Fund) e perfino difesa dell?orgoglio gay (Meyers Pride Value Fund).
A gestire l?acquisto di titoli delle compagnie socialmente raccomandabili e investire i risparmi di milioni di cittadini in progetti sociali sono, dall?Europa al Canada, professionisti sempre più interessati dai risultati meno apparenti dell?economia. Come accade negli Stati Uniti, dove i dirigenti dei fondi pensione sono spesso dipendenti usciti dai loro ruoli grazie all?impegno nel sindacato. Eletti con mandati a lungo termine, hanno semplici stipendi di quadri aziendali.
«Sono persone che credono ancora in alcuni valori di responsabilità, solidarietà e trasparenza», spiega Pierre-Henry Leroy, che ha creato l’associazione Proxinvest per rappresentarli, «che non ricorrono a guadagni facili o al potere». Insomma, una filosofia di vita oltre che di investimento. Ma per la cui affermazione su larga scala nessuno sembra farsi illusioni. Il rischio principale, secondo gli esperti, è che tali forme di investimento ?responsabili? promettano rendimenti eccezionali e debbano dunque ottimizzare i loro risultati in tutti i modi.
Per ulteriori informazioni sulla finanza etica è possibile consultare i seguenti siti Internet: www.socialfunds.com . www.goodmoney . www.greenmoney.com.
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