Cultura
Dagli appennini …alle brande
Tiro con larco, trekking e bicicletta all'agriturismo Ca Bionda in provincia di Forlì. Ma per recuperare stinco e mafrón
di Marco Gatti
La civiltà è bella, ma viva la campagna!» Fausto Faggioli, negli anni 80, era un manager affermato. Faceva il direttore commerciale di una nota multinazionale. Oggi, a quasi vent?anni di distanza, quell?uomo d?affari brillante e infaticabile, è un felice uomo di campagna. Cosa è successo? Niente di drammatico.
Semplicemente, all?apice della sua carriera, invece di accettare le offerte che gli offrivano opportunità ulteriori di crescita professionale, ha deciso di cambiare vita.
Risultato, in controtendenza con la moda che in quegli anni indicava come vincenti le figure degli yuppies, e noncurante delle innumerevoli obiezioni che amici e parenti gli facevano, seguendo il richiamo delle sue radici ha rinunciato a successo e comodità della città, ritornando tra le dolci colline dell?Appennino tosco-romagnolo, nei luoghi che lo avevano visto ragazzo. È nata così Ca? Bionda, un?affascinante e accogliente azienda agrituristica che troverete in località Cusercoli (in provincia di Forlì) e che, con i suoi ambienti caldi e rilassanti, è la meta ideale per chi abbia bisogno di ?ricaricare le pile?.
Cosa ci troverete? Un ambiente riposante, tutto pietra, legno e camini, una cucina schietta e senza inganni che propone le semplici ma veraci ricette romagnole, un insieme di prodotti biologici di qualità che si possono acquistare.
Dal miele alle confetture, dal liquore di erbe aromatiche a una miriade di sottolio da urlo. Ma, soprattutto, quella serie davvero sconfinata di iniziative partorite dalla fantasia del vulcanico Fausto Faggioli, organizzate con l?unico obiettivo di rendere più gradevole il soggiorno degli ospiti. È il caso della possibilità di compiere piacevoli escursioni a cavallo o in mountain bike (la bicicletta ve la forniscono loro), dei corsi di orienteering per non perdersi durante le gite in montagna, dei corsi di educazione al gusto pensati per i bambini (nel 2001, i piccoli che hanno partecipato a queste settimane verdi sono stati ben 1.800!), dei corsi di lavorazione del pane e dell?osservatorio astronomico, fino alle iniziative che, in momenti particolari dell?anno, a marzo, sarà il caso della fiera di San Giuseppe e della Pasqua in fattoria, propongono in modo divertente la riscoperta dei sapori e dei prodotti tipici della zona.
Un?occhiata ai prezzi. Per la pensione completa si spendono 62 euro al giorno se ci si ferma una sola notte, ma il prezzo scende a 52 euro se la permanenza supera le ventiquattr?ore (per i bambini è previsto uno sconto sino al 40%).
Per un pasto tipico a base di ?manfrón? (pasta fatta in casa tagliata a quadretti, rigorosamente in brodo) e stinco di maiale, il tutto innaffiato da un ottimo Sangiovese, il prezzo è di 21 euro.
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