Sostenibilità

Da Torino a Napoli, viaggio nella sostenibilità messa in pratica

di Redazione

Il Bikesharing a Torino, i “pannolini lavabili” a Forlì Cesena, l’Area C di Milano a traffico limitato e, finalmente, l’incremento della raccolta differenziata a Napoli. Sono alcune delle “buone pratiche” realizzate da altrettanti Comuni italiani, che si sono aggiudicate ex aequo il concorso “Reinventare le città”, lanciato dal WWF in occasione di Earth Hour, l’evento globale che il 31 marzo farà uno spettacolare giro del mondo a luci spente per coinvolgere cittadini, istituzioni e imprese nella lotta al cambiamento climatico e verso un futuro sostenibile. Sono già 330 i Comuni italiani che hanno aderito all’Ora della Terra (si spegneranno per un’ora, tra gli altri, S. Pietro e Castel Sant’Angelo a Roma, Teatro alla Scala a Milano e Palazzo Ducale Venezia), e da oggi tutti i Comuni italiani potranno partecipare alla sfida internazionale del “City Challenge” che nei prossimi mesi coinvolgerà l’Italia, il Canada, l’India, la Svezia e gli Stati Uniti, nella ricerca della “capitale Earth Hour 2013”. Ad aggiudicarsi il riconoscimento per “Reinventare le città” sono state le buone pratiche che hanno considerato la questione ambientale in modo innovativo, sotto il profilo di aria, acqua, cibo, mobilità, rifiuti, consumo del suolo, biodiversità, con un occhio di riguardo per il coinvolgimento attivo dei cittadini.

I progetti
Ecco le “buone nove” selezionate:
? Il bikesharing “TOBike”, di Torino, che mira ad attivare 390 stazioni per 3.900 biciclette entro il 2020, con un risparmio di 308 tonnellate di CO2 all’anno, e che già oggi conta 70 stazioni attive con 700 biciclette, 12mila abbonati e una media di circa 3mila prelievi al giorno.
? La campagna “Pannolini lavabili, tutta un’altra scelta!” che a Forlì Cesena, distribuendo 122 buoni acquisto a poco più di 70 famiglie, ha permesso di risparmiare 732mila pannolini usa e getta nel giro di 2-3 anni, più che dimezzando le spese per le famiglie e riducendo a monte un utilizzo che rappresenta il 10% dei rifiuti indifferenziati annuali.
? L’Area C di Milano, che ha imposto una tariffa di ingresso al centro cittadino e che nel solo primo mese ha ridotto di un terzo i veicoli in ingresso all’area, con benefici sulla riduzione delle emissioni inquinanti e ricavi da investire sulla mobilità pubblica.
? Il progetto di autonomia energetica di Forni di sopra (Udine), che ha avviato l’installazione di collettori solari e pannelli fotovoltaici su rifugi, scuola e piscina, di una rete di illuminazione pubblica a led e di impianto di teleriscaldamento a biomassa forestale di provenienza locale.
? L’incremento della raccolta differenziata a Napoli, che nel 2012 punta a coprire 500mils abitanti, rispetto agli attuali 240mila.
? La produzione di elettricità pulita dalle onde del mare, che verrà realizzata a Venezia entro fine anno.
? La casa dell’acqua a pannelli solari di Vanzago (MI) ? il Comune ha candidato all’iniziativa ben 14 buone pratiche integrate tra loro e intersettoriali ? che nel 2011 ha erogato 730mila litri d’acqua risparmiando 500mila bottiglie di plastica ed evitando la circolazione di 65 mezzi pesanti per il trasporto delle confezioni.
? Il recupero di filiera corta e antiche culture a Rocchetta Vara (La Spezia), che ha incentivato un’attività agricola sostenibile tramite il recupero di terreni incolti e la produzione del pane di Rocchetta da grano di semi tramandati da generazioni da produttori ormai rari.
? L’iniziativa “Il padule che vorremmo” che a Ponte Buggianese (Pistoia) ha coinvolto i cittadini in un processo partecipato per la depurazione in Valdinievole e la riqualificazione del Padule di Fucecchio.
Per un totale, considerando soltanto i 135 progetti inviati dai 60 Comuni italiani che hanno partecipato, di circa 1 miliardo 380 milioni di euro investiti e 4 milioni 330mila cittadini coinvolti in una svolta green tutta da imitare.
«In un momento in cui le politiche nazionali e internazionali stentano a indirizzare la riduzione delle emissioni e della nostra impronta sul pianeta, le buone pratiche dei Comuni italiani, nate da idee e risorse attivate volontariamente dagli enti locali e grazie alla partecipazione dei cittadini, dimostrano che la sostenibilità è una rivoluzione possibile e già in corso. Immaginiamo quanto sarebbe più efficace se fosse supportata da specifiche strategie nazionali», ha detto Adriano Paolella, direttore generale WWF Italia. «Le buone pratiche avviate dai Comuni italiani sono soluzioni creative, realizzabili ed esportabili, in piccoli centri così come in grandi capoluoghi, e possono “ispirare” decine di altri Comuni, ma anche i decisori del nostro Paese, nell’avviare un nuovo modello culturale e nuove forme di economia e partecipazione sociale per il benessere nostro e del pianeta».
L’iniziativa è stata possibile grazie al coinvolgimento di reti e associazioni, tra cui Anci, Coordinamento Agende 21 Locali, Associazione dei Comuni virtuosi, Perle Alpine e Borghi Autentici d’Italia.

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