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Da Haiti a Milano per diventare manager

Sei giovani haitiani a Milano per un mese grazie al progetto Education & Entrepreneurship Italia-Haiti di Fondazione EY e Fondazione Francesca Rava Nph

di Redazione

Da Port au Pince a Milano per diventare manager: è questo il viaggio di sei ragazzi di Haiti che hanno seguito per un mese un corso di Management e Accounting curato dai professioni di EY (marchio con cui operano le “member firms” di Ernst & Young Global Limited). Al termine del corso la cerimonia di consegna dei diploni ai giovani haitiani. Con loro salgono a oltre 20  i ragazzi che nel tempo hanno ricevuto formazione dai professionisti di EY. I giovani coinvolti nell’esperienza fanno parte della squadra di Padre Rick Frechette, medico in prima linea, da 26 anni direttore di N.P.H. (Nuestros Pequenos Hermanos) Haiti, l’organizzazione umanitaria rappresentata in Italia dalla Fondazione Francesca Rava, che nel paese gestisce ospedali, scuole, orfanotrofi e il centro di formazione professionale e di social business Francisville città dei mestieri.

L’iniziativa rientra nel progetto Education & Entrepreneurship Italia-Haiti, realizzato da Fondazione EY con Fondazione Francesca Rava – Nph. Italia Onlus. Grazie a questa collaborazione si è potuto realizzare l’allestimento di tre strutture amministrative ad Haiti,anche con l’impegno dei professionisti EY che si sono recati a Port au Prince.

Il disegno donato da uno dei giovani haitiani al termine del corso a Milano



Donato Iacovone, Managing Partner di EY Med (Italia, Spagna e Portogallo) nel sottolineare come il progetto sia nato dalla: «convinzione che l’investimento migliore sia quello che scommette sulla formazione e sulla crescita dei talenti locali, in modo che possano diventare protagonisti del futuro di Haiti» ricorda come l’impegno in prima linea con la Fondazione Rava sia su diverse iniziative. «Vogliamo continuare ad esprimere il nostro impegno nel sociale in modo concreto e coerente con la nostra mission aziendale, quello di costruire un mondo del lavoro migliore e quindi un mondo migliore» conclude. «Crediamo che un modo per farlo sia anche quello di trasmettere ai nostri amici di Haiti competenze e formazione affinché possano ricominciare a porre solide basi per il futuro del loro Paese».  

Mariavittoria Rava, presidente della Fondazione Francesca Rava Nph Italia, esprime la gratitudine a EY «che con un lungimirante esempio di volontariato d’impresa, che speriamo possa servire da modello, ci sta aiutando nella formazione manageriale dei nostri ragazzi che rappresentano il presente e il futuro dell’azione di Nph in Haiti, dove lavoriamo per gli haitiani, con gli haitiani, per aiutarli “ad aiutarsi da sé”. L’esperienza in Italia è per loro una sorta di “Università della vita” fondamentale perché ha contribuito ad aprire i loro orizzonti mentali, a motivarli e a impegnarsi perché il loro paese un giorno sia un posto migliore».

Oltre al corso di formazione l’edizione 2013 del progetto prevede l’avviamento nuova unità di carpenteria di Francisville a Tabarre (Haiti) e, in autunno, l’invio di una delegazione di EY ad Haiti

Nella foto il team proveniente da Haiti
Da sn: Roland contabile alla Fondazione Saint Luc, che riunisce molti dei ragazzi cresciuti nell’orfanotrofio Nph e che svolge in affiancamento a Nph le attività outreach negli slums; Belande è contabile dell’amministrazione di Francisville, la Città dei mestieri, Joseph è tesoriere della Fondazione Saint Luc ed è anche un apprezzato pittore; Marie lavora nel reparto farmacia dell’Ospedale Saint Luc, Alexis è contabile della Scuola professionale San Francesco d’Assisi; Michèle è assistente nella direzione di una delle Scuole di Strada.
Nella foto i ragazzi sono con: Donato Iacovone, Mariavittoria Rava e Cristina Pauna


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