Sostenibilità

Da Fare Verde “manuale di sopravvivenza” al blocco dei Tir

Rivedere il proprio stile di vita, questo il suggerimento dell'associazione di protezione ambientale

di Antonietta Nembri

Dall’associazione di protezione ambientale Fare Verde onlus arrivano alcuni consigli per sopravvivere al blocco dei Tir che si possono sintetizzare nell’invito a cambiare stile di vita.
Di fronte alla mancanza di merci al supermercato l’associazione suggerisce di «valutare un diverso modo di acquistare, più diretto, più equo, più ecologico. Quello che per molti è uno scenario di privazione, potrebbe essere invece una grande occasione per scoprire prodotti più sani ed economici delle classiche merci industriali che siamo abituati a consumare. Soprattutto nel settore degli alimentari». I beni alimentari possono essere reperiti mediante gruppi di acquisto direttamente dai produttori saltando le intermediazioni commerciali e senza aspettare che i Tir li consegnino ai supermercati è il consiglio che arriva dal presidente di Fare Verde Massimo De Maio. Che ricorda che «Anche individualmente si può acquistare direttamente dalle aziende agricole. Quasi tutte le federazioni regionali di Coldiretti hanno gli elenchi delle aziende dove si possono acquistare direttamente frutta e verdura, formaggi e latticini, carni e salumi, vino, olio».
Sempre sul fronte alimentare viene suggerito di acquistare il latte alal spina direttamente dagli allevatori. Per individuare il distributore più vicino: http://www.milkmaps.com/
«Il consumo di acqua minerale in bottiglia può essere del tutto eliminato evitando il traffico e l’inquinamento dei Tir che trasportano bottiglie di plastica su e giù per l’Italia. L’acqua del rubinetto – osserva il presidente dell’associazione di protezione ambientale – è, infatti, potabile. In caso contrario non potrebbe essere immessa negli acquedotti. In casa provate a pulire con prodotti naturali (aceto, limone, bicarbonato), riducendo o evitando del tutto i detergenti chimici. Sono dannosi per l’uomo e per l’ambiente e come tutte le merci vanno trasportati dalle fabbriche ai supermercati e poi a casa vostra».

Pompe di benzina all’asciutto e poco carburante in circolazione, «lo si può usare meglio, camminando di più, usando il più possibile la bici e condividendo l’auto con più persone su tragitti che si fanno abitualmente. Nelle grandi città – insiste Massimo De Maio – per percorsi lunghi fino a 5/6 chilometri ci si sposta più velocemente andando in bici che in auto. Per i bambini che vanno a scuola, meglio il “piedibus” che il traffico dell’ora di punta».
L’associazione che ha diffuso una nota lancia un appello inoltre a riscoprire la dimensione locale affrancandosi dalla globalizzazione dei mercati e, allo stesso tempo, a ridurre e riqualificare i consumi. «L’invito di Fare Verde è, per questo, quello di approfittarne per cambiare da subito il proprio stile di vita: meno merci inquinanti e inique, più beni ecologici», conclude Massimo De Maio.

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