Famiglia

Da domani in vigore l’amministratore di sostegno

Il primo firmatario della legge, l'on. Luigi Giacco, spiega la portata innovativa della legge

di Benedetta Verrini

“Domani 20 marzo 2004 è un giorno importante per l?impegno e le battaglie che in questi anni le associazioni e i familiari delle persone con disabilità hanno attivato infatti, entra in vigore la tanto sperata legge sull?Amministratore di sostegno di cui sono il primo firmatario”. Così l’on. Luigi Giacco, in un comunicato, spiega la portata innovativa della nuova legge. “La legge sull?Amministratore di sostegno, per i disabili psichici, anziani e tutte quelle persone che, in tutto o in parte, non rispondono a una piena capacità di intendere e volere, costituisce un importante risultato per l?integrazione delle persone disabili e le loro famiglie. L?amministratore è una persona fisica, genitore, parente o conoscente, che in via temporaneo o definitiva, con un mandato prestabilito dal giudice, amministrata i beni economici e prende decisioni in nome per conto di chi per effetto di infermità o menomazione si trova nella impossibilità anche parziale o temporanea di prendersi cura adeguatamente della propria persona o dei propri interessi. In tal modo le famiglie non dovranno più ricorrere all?interdizione che, se garantisce una tutela, elimina però tutta una serie di altri diritti primo fra tutti quello al lavoro”. “La figura dell?amministratore di sostegno risponde, in primo luogo, all?esigenza di molte famiglie preoccupate che dopo la loro scomparsa ci sia una gestione consapevole e disinteressata del patrimonio riservato al mantenimento del congiunto disabile e sia garantita a questa una adeguata qualità della vita” prosegue Giacco. “L?amministratore di sostegno è nominato dal giudice tutelare, su richiesta di un familiare ma anche del soggetto interessato, che con atto pubblico può designare il suo futuro tutore. Dopo una serie di colloqui, il giudice emanerà il decreto di nomina dell?amministratore, che includerà la generalità del beneficiario, la durata dell?incarico e tutti gli atti che potrà compiere in nome e per conto del beneficiario. Questo provvedimento, è sicuramente una risposta di civilta’ per la tutela della qualita’ e della dignita’ della vita di persone disabili, anche quando i loro familiari non saranno nella condizioni di poterli assistere”.


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