Welfare

Da domani entra in vigore l’indultino

Il Piemonte conta i detenuti che potrebbero approfittare del beneficio: 860 su 5000. L'assessore Cotto richiama a una concentrazione di forze per favorirne il reinserimento

di Benedetta Verrini

Da domani, 22 agosto, sarà esecutivo il cosiddetto “indultino”, cioè la legge 207/2003 relativa alla “sospensione condizionata dell’esecuzione della pena detentiva nel limite massimo di due anni”. Il Piemonte è la prima regione a fornire una cifra precisa del numero di detenuti che potrebbero già uscire dagli istituti. “Dei 5000 detenuti nei 13 istituti di pena piemontesi” si legge in una nota, “Saranno 860 quelli che potrebbero beneficiare di questa legge in Piemonte (secondo i dati forniti dal D.A.P – Dipartimento Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia)”. L’Assessore alle Politiche Sociali, Mariangela Cotto, ha voluto richiamare l’attenzione, alla vigilia del provvedimento, sul presente e sul futuro di chi da domani potra’ lasciare gli istituti di pena piemontesi, sfruttando la possibilita’ di ritornare ad una vita ”normale”, ad una casa, un lavoro e ad una famiglia. In particolare l’accento e’ stato posto rispetto alla preoccupazione di poter far uscire dallo stato di bisogno chi, uscendo dal carcere, potra’ trovare difficolta’ per il reinserimento sociale. Per questo motivo, l’Assessorato alle Politiche Sociali ha proposto una concertazione di forze, che coinvolga le Istituzioni e i Servizi in un’azione di collaborazione, indispensabile per evitare l’aumento di recidive con costi umani e sociali elevati.


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