Non profit

Da Comuni e Regioni le regole per costruire centri per disabili

Occorre rivolgersi ai servizi sociali, dove ricevere le informazioni necessarie.

di Tilo Nocera

Sarei interessata ad avere delle informazioni sulle modalità e le pratiche necessarie per aprire nella mia zona un Centro di assistenza per bambini disabili. Ci sono delle normative specifiche? A chi debbo rivolgermi per poter realizzare questo mio desiderio?

Vincenza G. – Bitonto (BA)

Occorre distinguere fra centri sociali diurni e centri socio riabilitativi diurni o residenziali. I centri diurni di carattere assistenziale e ricreativo sono previsti dalla legge n. 328/00, che prevede la formulazione dei piani di zona comprendenti un certo numero di piccoli comuni, o un comune medio o una zona di un grosso comune. L?ambito territoriale di questi piani di zona coincide di solito con il distretto sanitario di base. In tali zone i comuni debbono programmare la rete dei servizi di territorio, fra cui anche i centri diurni.
Per la costituzione di un centro, occorre rifarsi alla delibera della propria Regione che fissa i requisiti che debbono essere posseduti dagli enti che intendono realizzare un centro. Sulla base di tali requisiti per ottenere l?autorizzazione (ampiezza dei locali, personale con certe qualifiche professionali etc.) i Comuni provvedono sia ad autorizzare i centri, sia a riconoscere i centri meritevoli di ricevere ospiti pagati dagli stessi Comuni. Ciò costituisce l?accreditamento dei centri sulla base di ulteriori requisiti di qualità, continuamente controllati. Quando un centro è accreditato, a esso potranno liberamente rivolgersi le persone che hanno diritto ad ottenere in tutto o in parte il contributo comunale per la frequenza.
Occorre quindi per la costituzione di un centro rivolgersi ai servizi sociali del proprio Comune, dove si potranno avere tutte le informazioni necessarie.
I centri sanitari o socio-riabilitativi, possono costituirsi solo su autorizzazione e accreditamento dell?Asl. Ai sensi dell?articolo 26 della legge n. 833/78 tali centri, una volta riconosciuti, possono convenzionarsi con le Asl. Oggi, dopo il decreto legislativo n. 229/99 , anche per questi centri è previsto l?accreditamento, cioè il riconoscimento da parte della Regione a poter ricevere ospiti pagati direttamente con rette o indirettamente tramite bonus dall?Asl.
Per conoscere i requisiti strutturali e di qualità per ottenere l?autorizzazione e l?accreditamento di un centro, occorrere rivolgersi alla propria Asl.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.