Economia
Da Cdp un “Social Housing Bond” da 750 mln di euro
Domanda record con oltre 5 miliardi di richieste provenienti da 270 investitori. L’operazione consentirà a Cassa Depositi e Prestiti di consolidare il ruolo di principale investitore in Italia in iniziative di Social Housing. Profumo (Acri): «Il successo del Social Housing Bond di Cdp, che ha registrato una grande risposta, anche internazionale, è un’ottima notizia sulla strada del nostro impegno per contribuire a rinnovare le città, rendendole sempre più sostenibili e inclusive»
di Redazione
Cassa Depositi e Prestiti Spa (Cdp) ha lanciato, martedì 4 febbraio, sul mercato dei capitali il primo Social Bond italiano dedicato al Social Housing, destinato a investitori istituzionali, per un ammontare di 750 milioni di euro. I fondi raccolti saranno infatti utilizzati per supportare interventi di edilizia residenziale sociale, con iniziative dedicate alle quelle fasce di popolazione più deboli, prive dei requisiti per accedere alle liste dell’Edilizia Residenziale Pubblica, ma che non riescono a soddisfare il proprio bisogno abitativo sul mercato per ragioni economiche o per l’assenza di un’offerta adeguata.
L’impegno di Cassa Depositi e Prestiti nel social housing ha oltre dieci anni, andando a supporto ed integrazione delle politiche di settore dello Stato e degli enti locali, partecipando con 1 miliardo di euro al Fondo Investimenti per l’Abitare (Fia), che è gestito da Cdp Investimenti Sgr (di cui Cdp detiene il 70%) ed ha una dotazione complessiva di circa 2 miliardi di euro. A queste risorse, nell’ambito del Sif (Sistema Integrato di Fondi Immobiliari), si aggiunge oltre 1 miliardo di euro di raccolta da circa 200 investitori, tra i quali figurano fondazioni bancarie, enti pubblici territoriali, investitori istituzionali, cooperative e operatori immobiliari privati.
A dimostrazione del forte interesse per questa tipologia di emissioni, l’operazione ha fatto registrare il record di numero di richieste e d’investitori dal debutto di Cdp sul mercato dei capitali. L’emissione, rivolta principalmente ai cosiddetti Socially Responsible Investors, è stata accolta da oltre 270 investitori con una partecipazione di investitori esteri pari al 65% del totale.
L’Ad di Cdp, Fabrizio Palermo ha dichiarato: «Il successo dell’emissione obbligazionaria, che rafforza ulteriormente il nostro impegno nell’edilizia sociale, conferma Cdp come modello di riferimento per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese, coerentemente con il Piano Industriale 2019-2021. Il Social Housing Bond rappresenta infatti un nuovo e importante tassello di una strategia volta a creare valore condiviso, integrando criteri di valutazione ambientali e sociali nelle attività di CDP, con l’obiettivo di fornire un contributo tangibile per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu».
«Il successo del Social Housing Bond di Cdp, che ha registrato una grande risposta, anche internazionale, è un’ottima notizia sulla strada del nostro impegno per contribuire a rinnovare le città, rendendole sempre più sostenibili e inclusive», commenta il presidente di Acri, Francesco Profumo. «Le risorse mobilitate dal Social Housing Bond potranno dare, infatti, ancora maggior slancio al grande piano di edilizia sociale che da dieci anni Cdp e Fondazioni di origine bancaria stanno realizzando – tramite Cdp Investimenti Sgr (Acri ne è azionista con una quota del 15%) – per contribuire a dare sui territori una risposta concreta alla diffusa esigenza di casa di quelle fasce di popolazione escluse dall’edilizia pubblica, ma che non riescono a sostenere le condizioni di mercato».
Profumo conclude: «Rinnoviamo, quindi, la nostra fiducia al presidente Gorno Tempini e all’amministratore delegato Fabrizio Palermo, che anche con quest’operazione confermano l’attuazione del Piano industriale 2019-21 di Cdp, decisamente orientato alla promozione dello sviluppo sostenibile del Paese».
In particolare, questa emissione obbligazionaria punta a dare soluzioni concrete per i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite (SDGs) 1 e 11 (rispettivamente: “Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo” e “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, flessibili e sostenibili”) e testimonia il forte impegno di Cassa Depositi e Prestiti in favore dello sviluppo sostenibile del Paese in linea con il Piano Industriale 2019-2021, che ha portato Cdp ad orientarsi verso gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
L’emissione del nuovo “Social Housing Bond” si inserisce in un piano di emissioni dedicate alla finanza sostenibile e segue il lancio dei Social Bond del 2017 e del 2019 (rispettivamente per 500 e 750 milioni di euro) e quello del Sustainability Bond del 2018 (per 500 milioni di milioni). I fondi raccolti per supportare le iniziative di Social Housing saranno utilizzati in base ai criteri descritti nel “Cdp Green, Social and Sustainability Bond Framework” su cui è stata rilasciata la “Second Party Opinion” da parte dell’advisor indipendente Vigeo Eiris, disponibili entrambi sul sito internet di Cdp.
In un momento storico come quello che stiamo vivendo il social housing è un valore per l’intera comunità, rappresentando un rimedio alla disuguaglianza abitativa, uno strumento efficace di lotta all’esclusione sociale nonché un volano di efficienza produttiva.
Il nuovo “Social Housing Bond” – emesso ai sensi del Debt Issuance Programme (Dip), il programma di emissioni a medio-lungo termine di CDP dell’ammontare di 10 miliardi di euro – ha un valore nominale pari a 750 milioni di euro, a tasso fisso, non subordinato e non assistito da garanzie. Sulla base del riscontro positivo del mercato e dell’ammontare degli ordini ricevuti la cedola, pari all’1%, si è attestata a 113 punti base sopra il tasso mid-swap di riferimento, inferiore di circa 22 punti base rispetto alla guidance iniziale.
Il rating a medio-lungo termine dei titoli, per i quali è stata fatta domanda di ammissione alle negoziazioni presso la Borsa del Lussemburgo, sarà pari a BBB (negativo) per S&P, BBB (negativo) per Fitch e BBB+ (stabile) per Scope.
Banca IMI (Gruppo Intesa San Paolo), Credit Agricole CIB, HSBC, Mediobanca, UBI Banca, UniCredit hanno agito da Joint Lead Managers e Joint Bookrunners dell’operazione.
In apertura Free-Photos da Pixabay
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