Mondo
Da Barcellona uno spiraglio di pace e di dialogo
Viene dal XV Meeting Interreligioso "Le frontiere del dialogo" promosso dalla Comunitá di Sant'Egidio
di Redazione
Mentre il Medio Oriente scoppia, a Barcellona un tentativo per riaprire uno spiraglio di pace viene dal XV Meeting Interreligioso “Le frontiere del dialogo” promosso dalla Comunitá di Sant’Egidio in collaborazione con la Generalitat de Catalunya e con l’Arcidiocesi di Barcellona.
Il Rabbino Capo di Israele Israel Meir Lau ha mantenuto l’impegno ad essere presente e ha rilanciato la necessitá di dialogo subito, “da stasera”.
Il tema del dialogo é riecheggiato anche nella presa di posizione del Presidente Pujol: “Il grande obiettivo della Catalogna é la convivenza; per ottenerla, in qualsiasi luogo, é fondamentale permettere che le persone si possano realizzare come tali in una comunitá, anche se attualmente il pensiero occidentale europeo é molto individualista e poco comunitario” e nelle parole di Mario Soares e Giuliano Amato che hanno animato due delle tavole rotonde della giornata.
“La pace é possibile, la pace é necessaria” ha detto in un incontro con i giornalisti il Rabbino Capo di Israele, mentre nell’apertura ufficiale del Meeting ha individuato nell’assenza di dialogo la causa della storia fratricida di Caino e Abele con cui si apre la Bibbia.
“Le religioni non possono restare bloccate dalle difficoltá dei politici o della storia”, ha aggiunto.
“Siamo un popolo paziente, con quattromila anni di storia e lunga quindici secoli é la storia dei nostri cugini arabi. Possiamo perdonare il passato per dare un futuro ai nostri figli e possiamo rinunciare a molto se la violenza finisce e la sicurezza é per tutti.”
É sembrato un braccio teso che lascia aperta la strada a un’idea che qui al Meeting sta prendendo piede: un incontro delle tre religioni per la pace in Terra Santa, sotto il segno della preghiera, per svuotare l’odio che si sta accumulando.
A sottolineare che qualcosa si muove il teologo islamico Smaili e Idriss Sakouta, altra personalitá islamica presente, hanno salutato pubblicamente e in maniera calda il Rabbino Capo di Israele alla sua partenza da Barcellona.
É’ solo un frammento dell’enorme ricchezza che sta maturando qui a Barcellona nelle 18 tavole rotonde che spaziano dalla globalizzazione all’ecologia, dal dialogo islamo – cristiano ai nodi delle difficoltá ecumeniche, al ruolo dei mass media nei conflitti mondiali.
Uno spazio particolare é stato dedicato all’Africa e a un nuovo “Patto per l’Africa” che puó coinvolgere in maniera particolare l’Europa nello sforzo di liberare il continente dalla stretta della guerra, dell’instabilitá politica e della mancanza di mezzi per l’educazione e la lotta all’AIDS.
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