Welfare

Da Argentero a Stone, tutti i sì per CoorDown

Il 21 marzo si celebra la Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down. Alla campagna #DammiPiùVoce proposta da CoorDown hanno aderito ben 40 personaggi famosi, tra cui anche Sharon Stone e Luca Argentero. Ecco perché

di Sara De Carli

Dalla A di Argentero alla Z di Zanetti, passaondo attraverso la S di Stone. Alla vigilia del 21 marzo, Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down, anche Sharon Stone ha risposto all’appello di #DammiPiùVoce. Quello di Sharon Stone, scelta da Andrea, 25 anni, fiorentino, era l’obiettivo più ardito della campagna di raccolta fondi e sensibilizzazione con cui quest’anno CoorDown ha scelto di celebrare la Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down: 50 ragazzi con la sindrome avevano registrato un video-appello, rivolgendosi ciascuno a un personaggio noto.

Sharon Stone nel videomessaggio per Andrea

La richiesta dell’appello? Regalare un video, in cui il vip si faceva portavoce in prima persona della richiesta di dare più voce e più visibilità ai diritti delle persone down, facendo anche un appello alla donazione in favore di CoorDown Onlus. Con il video inviato ad Andrea da Sharon Stone, sono 40 i personaggi famosi che hanno risposto all’appello, in soli dieci giorni. Senza filtri, senza maschere, con grande semplicità. Sharon Stone, Jovanotti,  Claudio Bisio, Filippo Timi, Antonella Clerici, Francesco Totti sono solo alcuni dei nomi più noti.

Il primo a rispondere all’appello inviatogli da Francesca è stato Luca Argentero, in tv come giudice di Amici e presto al cinema in Bianca come il latte, rossa come il sangue, il film tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro D’Avenia. Ecco il perché del suo coinvolgimento.

Luca Argentero nel video per Francesca

Sei stato il primo a rispondere all’invito di Francesca per la campagna Dammi più Voce in favore di CoordDown: perché hai accettato e perché subito, senza esitazioni?
Perché mi è sembrata un'iniziativa lodevole, sviluppata in modo originale e divertente, con protagonista il web, sempre più strumento di accelerazione del solidale.

Una delle ragazze del team di 1caffè.org, la onlus di cui sei vicepresidente, fa la volontaria al Cepim di Torino: anche tu conosci da vicino la realtà delle persone con sindrome di Down?
Non da vicino o personalmente.

La campagna #DammiPiùVoce punta sul potenziale di amplificazione di un messaggio che lo sharing può dare, anche nell’ottica della raccolta fondi. Ovviamente per un personaggio di spettacolo questo potere si amplifica all’ennesima potenza: il web e i social network hanno aperto una nuova stagione anche per il modo in cui dei personaggi di spettacolo possono appoggiare una buona causa? Ti ci ritrovi meglio?
Non c'è un "meglio" o un "peggio" quando si parla di solidarietà. Ogni iniziativa sostenuta da un cosiddetto volto noto ovviamente benificia di un po’ di visibilità in più. È normale che i nuovi strumenti di comunicazione rendano questo tipo di adesioni più efficaci, rapidi, facili da realizzare… per CoorDown ho dovuto semplicemente registrare un piccolo video dalla webcam di casa… È fondamentale invece il beneficio che SN e web portano in termini di target: i giovani, i ragazzi sono il cuore pulsante della solidarietà di domani, vanno coinvolti attraverso un linguaggio a loro familiare e attraverso canali che ormai utilizzano quotidianamente. Questa è anche la tesi su cui si basa la nascita e lo sviluppo di 1caffe.org: utilizzare il web come veicolo di un'idea nuova di solidarietà virale quotidiana.

 


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