Cultura

D’Alema: bene sull’Afghanistan, ma dieci milioni non sono pochi?

Per lo stato di diritto in Afghanistan, l’Italia ha annunciato uno stanziamento straordinario di dieci milioni di euro ..

di Paolo Manzo

In occasione della conferenza di Roma?
? per lo stato di diritto in Afghanistan, l?Italia ha annunciato uno stanziamento straordinario di dieci milioni di euro. Lo ha confermato il ministro degli Esteri, Massimo D?Alema nel suo intervento alla Farnesina lo scorso 3 luglio, sottolineando che si tratterà di «finanziamenti aggiuntivi necessari» dal momento che la «mancanza di risorse spiega una parte delle carenza del settore giustizia», per il quale l?Italia ha ricevuto dalle Nazioni Unite il ruolo guida. D?Alema ha quindi sottolineato che «l?impegno dell?Italia non si limita al settore giustizia: siamo direttamente impegnati sul piano della presenza delle forze internazionali di sicurezza, come dimostra il livello dei contingenti italiani che operano nell?ambito della missione Isaf. Inoltre siamo impegnati sul piano civile, dell?assistenza umanitaria e di cooperazione allo sviluppo a Kabul e nelle province afghane…». Caro ministro, per tutte queste attività dieci milioni appena?

Libano e Palestina, sono queste le emergenze…
? su cui la viceministro degli Esteri con delega alla Cooperazione internazionale, Patrizia Sentinelli, ha convocato per mercoledì 11 luglio l?Associazione ong italiane, il Cini – Coordinamento italiano network internazionali e l?Oics – Osservatorio interregionale Cooperazione Sviluppo. Obiettivo? Tastare il polso di chi in quei territori opera da anni e, possibilmente, aumentare gli interventi e migliorarne il coordinamento.

La trasparenza e il saper anticipare il futuro…
? sono due delle principali qualità per potere fare della cooperazione allo sviluppo uno strumento efficace per intervenire sulle emergenze del Sud del mondo. È allora un peccato che non sia ancora stato reso pubblico, adducendo motivi burocratici, il questionario che la Commissione europea ha inviato alla Farnesina e che, compilato dal Mae a marzo, inquadra quali sono le linee che l?Italia sta seguendo in merito alla coerenza delle politiche di aiuto allo sviluppo. Così come è un peccato che non sia ancora stato aperto un tavolo di lavoro con la società civile sulla grande Conferenza sulla qualità degli aiuti organizzata da Onu e donatori e che, nel settembre 2008, si terrà ad Accra, in Ghana. Creare un tavolo con la società civile è chiedere troppo?


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA