Welfare

Curriculum nella rete

Niente assistenzialismo, né collocamento obbligatorio ma contatti diretti. Succede in Lombardia dove un’agenzia raccoglie i dati e li invia alle imprese .

di Franco Bomprezzi

Una banca dati forte di 1.035 curriculum di persone disabili pronte a lavorare, un sito Internet ricco di notizie e di informazioni utili, il coinvolgimento di una grande e nota agenzia di pubblicità per lanciare una campagna di spot televisivi e di comunicazione attraverso la stampa economica: la voce dolce e tranquilla di Gloria Stea Carboni, presidente della Lega per l?emancipazione degli handicappati (con sede a Cesano Boscone, in via Rosselli 2, tel. 02/4502323, fax 02/4504226), non deve trarre in inganno.
Decisione e tenacia nel perseguire un obiettivo ambizioso, senza l?appoggio delle associazioni storiche dei disabili («Fa eccezione solo l?Associazione paraplegici di Roma», precisa la presidente) e nell?indifferenza delle organizzazioni sindacali tradizionali: così la Lega per l?emancipazione degli handicappati ha messo in piedi un meccanismo semplice ma al tempo stesso fortemente innovativo. Un servizio ovviamente gratuito per i disabili in cerca di lavoro, e con una quota quasi simbolica (un milione) richiesta alle aziende che riescano, attraverso questa iniziativa, a trovare la persona giusta da inserire al posto giusto. Che ovviamente è un disabile fisico, sensoriale o psichico.
La Lega fornisce una consulenza a tutto campo alle imprese interessate, con una task-force di ergonomi, sociologi, architetti, medici del lavoro, terapisti della riabilitazione, tutti pronti a cooperare per fornire informazioni utili alle aziende per predisporre posti di lavoro adeguati alle mansioni da svolgere, compatibili con le singole disabilità.
La campagna di comunicazione è partita proprio in questi giorni su Telepiù, Tmc e reti Mediaset, con slogan del tipo: ?Abbiamo una lista di professionisti molto abili… Sono disabili?. Nella convinzione che impegnare un lavoratore disabile, temprato, suo malgrado, a dimostrare di essere ?uguale? agli altri, e che spesso riesce a essere più motivato degli altri, è conveniente e vantaggioso soprattutto per l?impresa.
Basteranno intelligenza, intraprendenza e ironia a far breccia in un mondo come quello delle imprese, che ha sempre visto con diffidenza l?inserimento obbligatorio dei portatori di handicap?
«I primi segnali sono abbastanza incoraggianti», commenta Gloria Stea Carboni, «Abbiamo già collocato venti disabili con ottima soddisfazione, e in questi giorni si sono rivolti a noi numerosi imprenditori di aziende diverse, dalle banche alle aziende commerciali, a imprese di import-export. Chiedono soprattutto persone che conoscano le lingue, che sappiano usare il computer, che abbiano una disponibilità complessiva al lavoro».
Inutile dire che l?iniziativa è per ora del tutto volontaria, con l?unico finanziamento – non ancora erogato – della Regione Lombardia e il sostegno generoso dei soci della Lega.
La stessa pagina web è stata realizzata gratuitamente da DataNord. Il sito per i navigatori di Internet è al seguente indirizzo: http://www.handimpresa.it. La E-mail è: legahandy@handimpresa.it.
I disabili interessati possono inserire direttamente via Internet i propri dati personali, e la Lega provvede poi a inserire nei siti specializzati nella raccolta e nell?offerta di lavoro i curriculum dei disabili iscritti nella banca dati. Non solo: ricerca i bandi di concorso pubblici per segnalarli ai disabili nelle zone in cui si svolgono e contatta le aziende presenti con un sito web su Internet, attraverso la posta elettronica.
Ogni posto di lavoro in più – ricorda l?associazione – è una pensione di invalidità in meno. Il finanziamento pubblico di questa iniziativa è dunque un buon investimento sociale.

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