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Cure palliative: riconosciuta l’esperienza dei medici

Definitivo riconoscimento dell'esperienza maturata dai medici che operano nelle cure palliative, anche in assenza di una delle specializzazioni previste dalla nuova legge

di Redazione

Grande soddisfazione da parte della Federazione Cure Palliative per il passaggio contenuto nella Legge di Stabilità approvata il 23 dicembre scorso: i medici già in servizio presso le reti di cure palliative pubbliche o private accreditate potranno continuare a operare anche se non hanno una delle specializzazioni previste dalla legge 38/2010, in virtù del riconoscimento dell’esperienza e delle competenze acquisite in anni di formazione sul campo.

Proprio la Federazione Cure Palliative aveva posto di recente l’attenzione sul problema del riconoscimento del valore dell’esperienza dei medici dediti all’erogazione di cure palliative: il 48% dei medici che oggi erogano le cure palliative presso gli hospice o nelle unità di cure domiciliari, non hanno specializzazioni o hanno specializzazioni diverse da quelle previste dalla disciplina, tuttavia la loro esperienza ne fa professionisti validi e competenti. Il riconoscimento ufficiale di questo dato di fatto rappresenta un importante risultato.

«Restano tuttora aperte diverse problematiche rilevanti, tra cui la definizione dei criteri per la certificazione dell’esperienza e l’individuazione di soluzioni alla condizione di precarietà di molti medici», dice un comunicato della FedCP. «Occorre definire un profilo tariffario di riferimento che consenta la sostenibilità dei servizi ed è urgente attivare le reti di cure palliative e le strutture di coordinamento a livello locale per superare la disomogeneità nell’accesso ai servizi nelle diverse Regioni italiane. Siamo convinti che la forza propulsiva delle onlus e di una società civile sempre più attiva saprà portare presto a compimento la promessa inscritta nella legge 38 per garantire cura e dignità a tutti i malati inguaribili e alle loro famiglie». 

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