Welfare

Cure palliative: la Fondazione Floriani precisa

Lettera di Flavio Cruciatti della Fondazione Floriani con alcune precisazioni sulla questione delle cure palliative ai malati terminali

di Redazione

Ringraziandovi per la pagina di informazioni sulle cure palliative, devo però puntualizzare due aspetti riportati nell?articolo ?Sono inguaribili ma la cura c?è? . Il primo si riferisce ai dati riferiti al consumo di morfina cloridrato che non corrispondono a valori reali, essi si riferivano a una esemplificazione di tipo ?paradossale? che tendeva a indicare quanto consumo in Italia, assunto dall?Oms come principale indicatore dell?applicazione delle cure palliative nel mondo D.D.D. (dosi definite giornaliere), fosse spesso centinaia di volte inferiore rispetto a altri Paesi industrializzati. Il secondo è emerso in riferimento alla descrizione dei fattori che possono a tutt?oggi rendere problematiche le prescrizioni di farmaci oppioidi e il loro utilizzo da parte del M.M.G., nei confronti del paziente al domicilio. Tra di esse vi erano: a) la necessità di dotarsi di un ricettario speciale da ritirare all?Ordine dei medici, b) l?obbligo di redigere la prescrizione in triplice copia, c) la possibilità di prescrivere una quantità di morfina o simili sufficiente a soli otto giorni di terapia, oltre al fatto che, d) i medici di medicina generale hanno la necessità di un aggiornamento adeguato all?uso dei farmaci oppioidi secondo le linee-guida espresse dall?Oms e infine ?anche?, e) la possibilità che in certi casi, la diffidenza verso tali farmaci derivi da taluni radicati pregiudizi. Flavio Cruciatti Fondazione Floriani


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