Salute
Cure palliative, c’è l’intesa sulla rete
Sancita l'intesa che definisce gli standard strutturali e qualitativi delle strutture e delle reti. Le Regioni che non si adegueranno perderanno i finanziamenti integrativi
di Redazione
L’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, uniforme in tutta Italia, è più vicino. La Conferenza Stato Regioni ha infatti approvato l’intesa con il Ministero della Salute sui requisiti minimi e le modalità organizzative necessari per l’accreditamento delle strutture di assistenza ai malati in fase terminale e delle unità di cure palliative e della terapia del dolore.
«È stato un percorso lungo (un anno e mezzo) e impegnativo», ha detto Luca Moroni, presidente della Federazione Cure Palliative. «Abbiamo lavorato con passione avendo ben chiari gli obiettivi da raggiungere. Sono orgoglioso di avere avuto l'opportunità di rappresentare le nostre Organizzazioni Non Profit in un percorso che ha visto una perfetta sintonia con la Società Italiana di Cure Palliative. Non sono mancati i momenti di scoramento, ma possiamo dire con soddisfazione che ora abbiamo strumenti efficaci per iniziare il percorso di attuazione a livello locale. Va dato atto alle Regioni e al Ministero della Salute, all'Ufficio XI e alla Commissione Ministeriale di aver compreso la portata innovativa della legge 38 e di averla tradotta in un documento completo ed ambizioso».
Tra i punti positivi dell’Intesa, l’insistenza sulla multidisciplinarietà delle équipe, l’integrazione nella rete di tutte le risorse del territorio, incluso il non profit, l’attenzione dedicata all’età pediatrica. Le Regioni che non rispetteranno le indicazioni concordate dall’Intesa, perderanno i finanziamenti integrativi del Fondo Sanitario Nazionale.
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