Non profit

Cura dimagrante per il servizio civile

Due progetti ogni tre presentati all’Ufficio nazionale non saranno finanziati. Il ministero corre ai ripari: «Presto nuovi fondi». Ma intanto blocca...

di Redazione

Entro la fine di maggio, probabilmente il giorno 23 come l?anno passato, sarà licenziato il bando ordinario 2007 per 39mila ragazzi. Stop a tempo indeterminato invece alle procedure di accreditamento degli enti. Lo hanno comunicato il sottosegretario Cristina De Luca e il capo dell?Ufficio nazionale del servizio civile Diego Cipriani in occasione del convegno Frammenti di uno specchio, organizzato a Milano dal Cesc (Coordinamento enti di servizio civile) e dall?associazione Il Mosaico di Bergamo.

Salvagente Lombardia
A fare gli onori di casa nell?auditorium Giorgio Gaber della Regione Lombardia, Giancarlo Abelli assessore alla Famiglia e alla Solidarietà sociale che con Claudia Perazzo, vicedirettore presso lo stesso assessorato, ha annunciato un bando straordinario interamente finanziato dal Pirellone per l?avvio di mille volontari. Una novità assoluta nel quadro della co-gestione del sistema fra Ufficio nazionale e Regioni salutata con favore dalla stessa De Luca. «Consideriamo il servizio civile una leva strategica per avvicinare i giovani al bene comune», ha spiegato Abelli.

La road map del ministero
L?incontro milanese è stato però soprattutto l?occasione per un primo rodaggio alla road map della riforma del servizio civile messa a punto dal ministero della Solidarietà sociale. «La legge istitutiva 64/2001 necessità di ripensamento complessivo», è la premessa della De Luca. All?università Cattolica è stato commissianto un monitoraggio approfondito degli enti, «chi siano i ragazzi lo sappiamo bene, molto più opaca è la fotografia che abbiamo sull?altra colonna del sistema». Nell?attesa porta sbarrata ai nuovi accreditamenti. «Ci sono 53mila sedi accreditate per 50mila volontari. È evidente che qualcosa non funzioni», osserva la De Luca. Cipriani, a ruota: «Ammettiamo pure che il 10% di queste sedi non siano più attive. In ogni caso non credo vi siano i margini per assorbire altre domande, terremo aperta solo una finestra per eventuali modifiche formali».

Il caso Sicilia
Venendo al nuovo bando, saranno 39mila gli avvi a fronte di una domanda da parte degli enti per 122mila posizioni. Fatti due conti, semaforo verde per meno del 32% delle richieste. Si annuncia un vero e proprio bagno di sangue per molti enti. Dice Cipriani: «I tempi in cui tutti i progetti presentati vengono finanziati non torneranno più». Insomma la coperta è corta. Se ne accorta perfino la De Luca, che ha annunciato un aggiustamento estivo per incrementtare lo stanziamento previsto 349mln di euro. Una caramella che non addolcisce gli animi di molti delle associazioni intervenute all?incontro. Claudio Di Blasi a nome del Cesc è passato alle vie di fatto consegnando alle autorità un j?accuse in cinque atti. «Di certo con il via libera al bando su Napoli e l?avvio di volontari ingaggiati sulla base di bandi straordinari emessi nel 2006, ma che ricadono finanziariamente sul 2007 comportano una decurtazione di quasi il 15% delle disponibilità. Mi pare ci sia poco altro da aggiungere». Tanto più ricorda sempre Di Blasi i progetti siciliani «saranno sostenuti con la quota ?nazionale? e non con la parte assegnata alle regioni». In Sicilia, conviene ricordarlo, sono concentrati il 22% dei volontari in servizio. «Palermo non ha firmato il portocollo d?intesa del gennaio 2006», ricorda Cipriani. Da qui il corto circuito segnalato dal Cesc. Il nodo però sarà sciolto entro l?anno prossimo. Lo ha assicurato lo stesso capo dell?Ufficio nazionale: «Presto anche questa regione si metterà in linea».

Bollino di qualità
Da ultimo la questione controlli. «Fin da subito (Cipriani è stato nominato nell?agosto scorso, ndr) abbiamno provveduto ad accrescere il numero degli ispettori». L?obiettivo finale però non è ancora stato raggiunto. «Le verifiche amministrative vanno bene, ma la svolta reale la otterremo solo nel momento in cui saremo in grado di misurare la qualità dei servizi che offriamo ai giovani». «Su questo punto niente da dire» ha ribattuto un combattivo De Biasi, «qualsiasi misura volta a migliorare lo standard dei progetti è benvenuta».

Per seguire le novità sul servizio civile: www.serviziocivile.it, www.vita.it

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