Non profit

Cumulo pensioni, un caso difficile

L’adulto disabile ha diritto alla reversibilità? Normative e circolari dicono di sì

di Redazione

Sono un disabile tetraplegico con il 100 per cento di invalidità. Attualmente vivo con la pensione e l?indennità di accompagnamento, e inoltre sono a carico di mio padre, insegnante in pensione. Gradirei sapere: se io dovessi svolgere un?attività lavorativa perderei la pensione di reversibilità di mio padre, alla sua morte? Fino ad ora non sono riuscito ad avere una risposta precisa, pertanto cortesemente vi chiedo di indicarmi anche la normativa in merito al quesito che vi propongo.
Gianpiero G. (email)

Risponde Salvatore Nocera
La materia del cumulo tra reversibilità della pensione al superstite maggiorenne disabile con i propri redditi ha la sua fonte primaria nell?articolo 1 comma 41 Legge 8 agosto 1995 n. 335, e nell?allegata Tabella F, in G.U. 25 agosto 1995.
L?Inps ha regolato con diverse circolari la materia e di recente con la Circolare n. 137 del 10 luglio 2001, secondo la quale la persona disabile che presti attività lavorative nelle cooperative sociali di cui alla Legge n. 381/91 hanno diritto alla reversibilità della pensione, che è cumulabile con tale particolare reddito da lavoro che ha carattere ?terapeutico?.
Più in generale la possibilità di cumulabilità della pensione reversibile con i redditi della persona maggiorenne disabile si pone nei seguenti termini come risulta anche dal sito internet dell?Inps (www.inps.it) :
– per i figli maggiorenni inabili il limite di reddito è quello adottato per il riconoscimento del reddito a pensione nei confronti degli invalidi civili totali: per il 2001 è pari a 2.006.534 lire mensili;
– per i figli maggiorenni inabili, titolari dell?indennità di accompagnamento, il limite di reddito è quello adottato per gli invalidi civili totali aumentato dell?importo dell?indennità di accompagnamento: per il 2001 è di 2.823.864 lire mensili.

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