Welfare

Culturability, ultime due settimane per i progetti

Il bando di Fondazione Unipolis è rivolto a proposte di start up culturali che mirino ad una riqualificazione urbana. Dice Walter Dondi: «C’è grande domanda. Il livello di adesioni lo dimostra»

di Giuseppe Frangi

Settimane finali per il bando Culturability, promosso da Fondazione Unipolis. C’è tempo sino al 28 febbraio per presentare i progetti e partecipare alla selezione che alla fine premierà sei idee. «I numeri ci confermano che il bando ha colto un bisogno vero, quello di rigenerare con proposte culturali spazi dismessi: non possiamo ancora rendere pubblici i dati, ma siamo al di sopra delle aspettative», spiega Walter Dondi, direttore della Fondazione. E ancora manca l’immancabile affollamento finale…

«Culturability», continua Walter Dondi, «vuole sostenere progetti d’innovazione culturale e sociale. In particolare, si punta a premiare proposte di riqualificazione o rigenerazione urbana che prevedano interventi in campo culturale o creativo capaci di generare valore sociale».

Il bando, che è stato varato in partnership con due soggetti con grande esperienza nell’ambito dell’innovazione culturale, come Fondazione Fitzcarraldo e Avanzi- Make a Cube, ha raccolto grande successo anche per la strategia si comunicaizone seguita: incontri in sei città italiane, dove i potenziali partecipanti potevano confrontarsi con i promotori e mettere a dfuoco meglio l’obiettivo del bando. «Sono stati incontri tutti sempre affollati. A volte siamo stati costretti a cambiare sede per accogliere tutte le persone che si erano iscritte», racconta sempre Dondi. La dotazione complessiva del bando è di 360 mila euro. Al termine del percorso, verranno selezionati 6 progetti fra quelli arrivati, ognuno riceverà 40 mila euro come contributo economico e 20 mila euro in attività di formazione e incubazione. «Ma oltre alla parte economica credo sia molto importante l’affiancamento nella fase di decollo del progetto», precisa Dondi.

Rispetto all’analogo bando di due anni fa che si proponeva di sostenre la nascita di start up culturale che scegliessero la ragione sociale cooperativa, questa volta il bando è aperto a tutte le organizzazioni non profit. Il requisito è che l’ organo amministrativo o direttivo composto prevalentemente da under 35. Possono aderore reti di organizzazioni che presentino un progetto in partnership anche con realtà che hanno sede all'estero e soggetti imprenditoriali, cooperative e imprese sociali, team di giovani under 35 pronti a costituire un soggetto associativo se selezionati.

 

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