Volontariato

Cultura: la Spagna “importa” la legge Bacchelli

La norma per assistere artisti e scrittori finiti in povertà presto anche a Madrid

di Giampaolo Cerri

L’Italia esporta la Legge Bacchelli. Anche la Spagna pensa infatti di introdurre una norma simile per aiutare gli scrittori che in tarda eta’ vivono in condizioni economiche disagiate. I l governo di Madrid sta studiando infatti la possibilita’ di aiutare gli autori, i quali spesso durante la vecchiaia non riescono a campare con i soli diritti delle loro opere. Il caso e’ scoppiato la scorsa settimana quando, con la morte dello scrittore catalano Jose’ Maria Gironella, gli spagnoli hanno appreso che l’autore del primo bestseller della storia dell’editoria in Spagna, ”I cipressi credono in Dio” (1953), nonostante il grande successo dell’epoca, da tempo non se la passava piu’ bene. Ad introdurre un vitalizio per gli anziani scrittori e gli artisti che vivono in ristrette economiche e’ stata per prima l’Italia, all’inizio degli anni Ottanta, quando fu varata la cossiddetta ‘Legge Bacchelli’. Fu pensata per soccorrere Riccardo Bacchelli, che era stato assai popolare al momento della pubblicazione del romanzo ”Il mulino del Po”, da cui la Rai trasse anche uno sceneggiato di grande successo. Poi e’ stata applicata a numerosi intellettuali, tra cui la poetessa Alda Merini. L’ipotesi allo studio in Spagna, da parte degli esperti del ministero del Lavoro, e’ quella di consentire agli autori di mettere da parte in un fondo previdenziale ad hoc una quota dei loro diritti in modo da disporre nella vecchiaia di una pensione per vivere decorosamente.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA