Mondo
Cuccioli, attenti al traffico illegale
La “EU Dog & Cat Alliance”, che raggruppa oltre 90 organizzazioni europee, tra cui l'italiana Fondazione Cave Canem, in un solo giorno ha identificato più di 438mila annunci di cani e 80mila di gatti sui principali siti web d’Europa: quasi mezzo milione di inserzioni sospette. Traffici di esemplari non controllati, allevati in condizioni spesso insicure e acquistati per pochi euro da intermediari senza scrupoli. Parte la campagna "Non regalateci"
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La verità sui cani di razza, è che vengono allevati da pochi esperti che, con grande passione e dispendio di energie economiche e fisiche, tramandano di generazione in generazione la tipicità e la specificità di una razza, che affidata al primo dilettante, ne disperde facilmente le caratteristiche con accoppiamenti non adeguatamente studiati.
In Italia e in generale, nei paesi ricchi, si spendono molti soldi per i cosiddetti “Pet”, il cane non ha più la necessità di perseverare nelle proprie caratteristiche poiché è sempre meno “utilizzato” e sempre meno accompagna l’uomo nelle sue attività o mansioni (allevamento, caccia ecc) ma è sempre più un “oggetto” di moda. Perciò la razza risponde a canoni fashion più che a caratteristiche necessarie nell’impiego di un cane. In pratica son tutti cani da compagnia, pet appunto, e se sono quelli che rincorrono il rotolo della carta igienica visti alla tv diventano un vero e proprio business.
Dietro il cane di razza quindi, più che conoscenza e competenza, c’è il mercato che segue le leggi della moda corrente. Proprio come fosse un capo di abbigliamento o un oggetto indotto e divenuto necessario. Per questo le razze si stanno geneticamente perdendo. L’acquirente allora si fa pretenzioso e cerca di risparmiare, perché deve avere esattamente quel cane e lo andrà a cercare dove costa meno. E dove costa meno? Dove le ricerche genealogiche non sono studiate, dove si accoppia dal cane del vicino di casa, dove le terapie, le cure e le attenzioni medico-veterinarie non si fanno, dove insomma non c’è l’allevatore serio e competente ma improvvisati amanti della natura che speculano sulla vita degli animali: e così è nato da anni un mercato parallelo che sforna cani di razza che della razza hanno sempre meno caratteristiche e che assomigliano più a degli status, come un cellulare insomma. Ecco spiegato il traffico illegale di cuccioli di cui spesso si sente parlare e che nel periodo di Natale impenna, perché sotto l’albero un pacco con le orecchie e la coda è certamente il regalo più ambito e desiderato. La “EU Dog & Cat Alliance”, che conta quali membri oltre 90 organizzazioni europee, tra cui la Fondazione Cave Canem, in un solo giorno ha identificato più di 438mila annunci di cani e 80mila di gatti sui principali siti web d’Europa: quasi mezzo milione di inserzioni.
I cuccioli vengono quindi acquistati a pochi euro da questi ultimi che si improvvisano allevatori e rivenduti a prezzi fino a venti volte superiori. Oltre alla caduta dell’euforia del momento che avviene quando si scopre che il cane è un essere che sporca, e ha necessità che richiedono un impegno, i cani acquistati in questo modo sono spesso “difettosi” e malati, proprio perché dietro non c’è una cura adeguata. Così inizia lo strazio degli abbandoni.
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Federica Faiella, vice presidente della Fondazione Cave Canem di cui abbiamo raccontato meritevoli iniziative soprattutto nella riconquista di una relazione sana tra uomini e animali e di reciproco aiuto nel recupero comportamentale animale, si muove su questo tema: "Siamo impegnati, insieme all’Associazione Green Impact, nella prevenzione e nel contrasto del traffico di cani, cuccioli di razza in particolare, in tale ottica, abbiamo finanziato la realizzazione del docufilm denuncia Pedigree Dream, prodotto dal regista finlandese Jon West. Grazie a uno specifico protocollo, inoltre, operiamo in collaborazione con i Carabinieri forestali e la Magistratura, intervenendo nelle operazioni di salvataggio, recupero comportamentale e tutela in tribunale dei cani strappati a questo circuito criminale, come nel caso degli otto cani appena affidati alle nostre cure".
La Fondazione Cave Canem mette in guardia i possibili acquirenti, con la campagna Facci un regalo: Non regalarci! la Fondazione Cave Canem intende sensibilizzare i cittadini a non acquistare animali, prediligendo i tanti cani senza famiglia già ospitati dai canili rifugio; fornire ai medici veterinari gli strumenti necessari per capire quando un cane è vittima di traffico e segnalarlo alle Forze di polizia; accompagnare gli animali vittime del traffico illegale in percorsi di recupero comportamentale, per aiutarli a superare i traumi subiti e offrirgli la possibilità di una nuova vita; supportare le autorità competenti per far sì che i cani sequestrati possano essere velocemente svincolati dall’esito del processo penale e quindi adottati; e, non ultimo, chiedere che venga introdotto il divieto di vendita di cuccioli nei negozi di animali e sulle piattaforme di vendita online. Per sostenere la campagna il sito della fondazione.
Insomma, il cane non è un bene necessario, se si desidera una compagno del genere i canili sono pieni di creature che aspettano una casa, e se si desidera un cane di razza, si studino le caratteristiche, le attitudini, la specificità e ci si affidi a un ristretto mondo di persone serie. Il resto è marketing. Il prezzo di una vita o indica un valore o una truffa.
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