Mondo

Cuba: Fidel Castro delega poteri al fratello Raul

Il Lider Maximo operato e costretto a delegare per la prima volta il suo potere a un fedelissimo. Le reazioni dal mondo

di Joshua Massarenti

Per la prima volta in 47 anni, almeno per il momento il potere a Cuba non e’ direttamente nelle mani di Fidel Castro bensi’ di suo fratello Raul, ministro della Difesa: il ‘Lider Maximo’ gli ha infatti temporaneamente passato le consegne nella notte, in seguito a una delicata operazione chirurgica cui e’ stato sottoposto all’intestino. La notizia e’ stata diffusa attraverso un comunicato ufficiale, definito ‘Proclama al Popolo’, e dopo le incertezze e le cautele iniziali e’ stata accolta con esultanza da parte della folta diaspora cubana all’estero, soprattutto in Florida e ancor piu’ a Miami, dove migliaia di sostenitori anti-castristi sono scesi nelle strade per inscenare manifestazioni di giubilo. Castro compira’ 80 anni il prossimo 13 agosto. Lo stesso ‘Lider Maximo’ nel ‘Proclama’ parla di se stesso in prima persona, e scrive di aver avuto “un’acuta crisi intestinale con forte emorraggia”, e di essere stato sottoposto a un “delicato intervento chirurgico”. Prosegue Castro: “L’operazione mi costringera’ a rimanere a riposo per diverse settimane, lontano dalle mie responsabilta’ e dai miei doveri”. Il testo e’ stato letto in televisione dal consigliere personale del presidete cubano, Carlos Valenciaga. Raul Castro, il settantacinquenne fratello minore di Fidel, e’ ministro della Difesa e controlla i cinquantamila uomini arruolati nell’Esercito e nella polizia di Cuba. Da sempre braccio destro del ‘Lider Maximo’, egli stesso aveva affermato in giugno che, se del caso, avrebbe governato l’isola attraverso il Partito Comunista, le cui strutture sono state rafforzate in vista di un’eventuale successione. A Washington, lo stato di salute di Castro è seguito con estrema attenzione. “Non vogliamo speculare sulle sue condizioni di salute”, ha commentato Peter Watkins, uno dei portavoce del presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, per poi aggiungere che “continueremo a lavorare per la liberta’ a Cuba”. Chi la libertà in salsa statunitense se la sogna da decenni èla comunita’ cubana di Miami che già festeggia la notizia del passaggio temporaneo di poteri da Fidel Castro al fratello Raul. Al grido “Viva Cuba Libera!”, migliaia tra esuli anti-castristi e persone comunque di ascendenze cubane nella notte sono scese per le strade di Miami, la citta’ degli Stati Uniti dove maggiormente si concentra la presenza della comunita’ originaria dell’isola caraibica, nella speranza che le precarie condizioni di salute del quasi ottuagenario Castro mettano fine al regime da 47 anni al potere all’Avana. Di ben altro tenore sono invece le dichiarazioni del presidente venezuelano Hugo Chavez, che si e’ detto “preoccupato” per le condizioni di salute di Fidel Castro. “Con tutto il cuore, mi auguro che il presidente Fidel Castro si riprenda al piu’ presto e che stia sempre con noi”, ha affermato Chavez, a margine della visita ufficiale che ha appena concluso in Vietnam. Il capo di Stato venezuelano ha raccontato di essersi preoccupato quando ha saputo del passaggio di poteri dal leader cubano al fratello minore Raul. Nell’occasione l’ex tenente golpista dei para’ ha anche rinnovato le sue durissime accuse a George W. Bush e all’amministrazione degli Stati Uniti, tacciati entrambi di essere un “mostro imperialista”. Dalla Spagna, il governo socialista spagnolo ha augurato al dirigente cubano “una pronta guarigione”. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli esteri, a detta del quale la Spagna “segue con grande attenzione la situazione così come lo facciamo per ogni leader mondiale”. Dall’Italia, si è invece espresso il presidente della Camera Fausto Bertinotti. Per il “leader” di Rifondazione comunista, “quando un uomo importante sulla scena internazionale, e questo e’ il riconoscimento unanime di tutti i governi dell’America latina, subisce una operazione mi sembra un elemento di civilita’ fargli gli auguri di pronta guarigione”. Il presidente della Camera ha poi invitato a non “cogliere occasione dalle malattie per rilanciare controversie politiche che possono essere fatte in tutti gli altri giorni”.


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