Non profit
Csv-Fish fronte comune
Obiettivo: fare in modo che i volontari impegnati sul campo diventino promotori di una vera integrazione
Più di una promessa di collaborazione, l?intesa che il Coordinamento nazionale dei Centri di servizio per il volontariato e la Federazione italiana per il superamento handicap hanno sottoscritto il 13 dicembre rappresenta una scommessa culturale: creare un fronte condiviso nella tutela dei diritti e nell?integrazione delle persone con disabilità. Il protocollo, sottoscritto dai presidenti Marco Granelli (Csv.net) e Pietro Vittorio Barbieri (Fish) avrà durata triennale e impegna le parti a una collaborazione capillare nel sostegno del volontariato, nella realizzazione di progetti globali e di vita delle persone con disabilità nei piani di zona, nell?informazione sull?ammministratore di sostegno, nell?integrazione scolastica e l?inserimento lavorativo, nell?eliminazione delle barriere architettoniche e informatiche e in tutti gli altri ambiti che riguardano le pari opportunità e i problemi quotidiani dei disabili e dei loro familiari.
«L?incontro tra Csv.net e Fish è nato dalla conoscenza e dalle esperienze già fatte da alcuni Csv con associazioni del mondo della disabilità, come Ledha e Anffas», spiega Marco Granelli. «Con questo protocollo si gettano le basi per realizzare progetti comuni e far sì che i Csv pongano la massima attenzione sul tema nei vari tavoli trasversali e istituzionali che li coinvolgono ». L?obiettivo? «Valorizzare il volontariato non solo come fonte di servizi alle persone», prosegue Granelli, «ma soprattutto come fonte di tutela dei diritti e integrazione. La prospettiva è che i volontari impegnati sul campo diventino anche promotori e testimoni di una battaglia culturale per la solidarietà».
La Fish metterà a disposizione dei Csv e delle associazioni di volontariato il prezioso bagaglio informativo, di esperienze e di promozione di progetti che sta prendendo corpo attraverso la sua rete di centri ?empowerNet?, un servizio di sportello e consulenza in crescita in tutta Italia e già operativo in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Sardegna, Molise, Calabria e Sicilia. «La rete dei centri empowerNet è in fase iniziale ma ben avviata », commenta Pietro Vittorio Barbieri. «Rappresenta la modalità con cui realizzare questo protocollo, applicandolo non solo in termini generali ma anche in ambito locale, proprio dove la promozione dei diritti delle persone disabili ha maggiormente bisogno di essere sviluppata e realizzata».
Per informazioni sull?iniziativa: www.csvnet.it
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