Cultura
Csr vincente se sostanza e forma procedono allo stesso passo
Sulla corporate social responsability(csr) ce ne parla il direttore di Vita Comunicazione
Tutto ebbe inizio dalla reputazione. La teoria degli stakeholder sottintende, infatti, un bene intangibile che crea e dirige tutte le relazioni, sia a contenuto economico che non. La corporate social responsability (csr) non è che il tentativo di strutturare percorsi strategici e operativi intorno al concetto di reputazione, individuare cioè schemi, procedure, azioni di confronto con i principali portatori di interessi di un?impresa. Fin qui uno schema che pare ormai consolidato. Allora qual è il problema? Il punto da evidenziare è la frequente disorganicità tra sostanza e forma della csr. Si assiste, in altri termini, da una parte a percorsi di riflessione e di realizzazione di attività socialmente responsabili. Dall?altra, invece, si attivano percorsi di comunicazione della csr con una visibilità massima, perfetti quindi nella funzione divulgativa. Attenzione, però, i due aspetti devono andare di pari passo. Una csr reale senza comunicazione è un?attività da ?ufficio studi?; una csr senza contenuti e con molta comunicazione è solo effetto annuncio con tanto budget per i ?pierre?. È utile non dimenticare che c?è qualcuno che ?giudica? dall?esterno. Attenzione, quindi, alla reputazione.
Giuseppe Ambrosio, direttore di Vita Comunicazione
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.