Cultura

Csr, per i manager un motore di competitivit

I risultati di un'indagine di Ups European Business Monitor

di Redazione

In Europa, un dirigente su due dichiara che uno dei principali motori della responsabilità sociale d?impresa nella sua azienda è migliorare la reputazione del marchio e l?immagine aziendale. Rendere l?azienda attraente per gli attuali e potenziali dipendenti è considerato, invece, il secondo motore della CSR ed è menzionato dal 43% degli intervistati.
 
Rispetto alla media europea, i manager in Italia sono in controtendenza: migliorare l?immagine aziendale figura al quarto posto e solo il 29% vede nella CSR un mezzo per attirare e mantenere personale qualificato. Per i dirigenti del Bel Paese la CSR serve soprattutto a guadagnare un vantaggio competitivo ? motivo indicato dal 48% del campione ? ma sono quasi altrettanto numerosi ? il 46% ? coloro che dichiarano di essere mossi dal desiderio di contribuire in modo positivo alla comunità.
 
I manager in Francia e nei Paesi Bassi sembrano, invece, i meno motivati dallo spirito filantropico (dichiarato rispettivamente dal 25% e 20% degli intervistati) e sembra che intraprendano azioni di CSR principalmente perché obbligati a conformarsi alle norme e alle leggi di settore. Nei Paesi Bassi, poi, il 14% dei manager dichiara che la propria azienda non svolge alcuna attività di CSR, che è la percentuale più alta registrata nei Paesi esaminati.
 
Dall?UPS Europe Business Monitor emerge, inoltre, una grande sensibilità da parte dei dirigenti d?azienda europei per i temi ambientali: interrogati su quali dovrebbero essere le priorità dei leader politici, il 45% chiede ai capi di stato di dare la precedenza alla tutela dell?ambiente prima ancora che al sostegno alla crescita economica, all?approvvigionamento di risorse energetiche per il futuro e ad altre tematiche globali. Il 59% sceglie, poi, fonti non inquinanti quali l?eolico, il solare e l?idrogeno come le energie su cui dovrebbe puntare l?Europa per il proprio futuro. Alta anche la percentuale di dirigenti che dichiara di aver cambiato alcune abitudini personali e molti sostengono di averlo fatto per amore dell?ecosistema, piuttosto che per risparmiare.
 
In questo senso si sono distinti positivamente i manager in Italia, che, guidati dal desiderio di diminuire l?impatto dell?inquinamento sull?ambiente, hanno acquistato una macchina che consuma di meno (38%), ridotto il consumo energetico in casa (35%), deciso di usare più frequentemente i mezzi pubblici (28%) e meno la macchina privata (27%) e si sonno fatti promotori dell?impiego domestico di energie alternative (22%).

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