Politica
Csr, ai commissari Ue non interessa?
Si è tenuto a Bruxelles il Forum multilaterale dell'Unione europea sulla responsabilità sociale delle imprese. Molti gli imprenditori (sociali e non) presenti. Nessuna traccia invece dei commissari europei. Dov'erano Juncker e soci?
La Csr? Alla Commissione europea non sembra interessare poi granché. Almeno è questo il commento del direttore di Cooperatives Europe Klaus Niederlander in chiusura dell’annuale Forum multilaterale dell'Unione europea sulla responsabilità sociale delle imprese (Multistakeholders Forum on Corporate Social Responsibility) ha avuto luogo proprio presso la Commissione a Bruxelles la scorsa settimana (per esattezza i giorni 3 e 4 febbraio). Cooperative Europe era stata invitata al pannello su “Csr come leva per l'innovazione , la competitività e la crescita”. Ma mentre la presenza di attori del terzo settore e del mondo profit è stata rilevante, la Commissione europea ha partecipato solo attraverso la presenza di rappresentanti amministrativi. Quelli politici si sono invece ben tenuti alla larga.
«L’assenza dei commissari fa pensare», ragiona Niederlander, «a questo punto si deve mettere in discussione seriamente l'impegno politico in Europa sul versante della responsabilità sociale d’impresa». Insomma il Forum, poteva essere un’occasione da sfruttare meglio. Anche perché a Bruxelles sono stati presentati i risultati della consultazione pubblica che si è tenuta dal 30 aprile, al 15 agosto 2014 con l’obiettivo di raccogliere stimoli per identificare il ruolo che la Commissione Europea dovrebbe avere proprio nella promozione della Csr. A titolo di resoconto la Commissione ha ricevuto 525 risposte on line; di queste 139 dalla Francia, 135 dalla Germania, 109 dall'Italia, 103 dalla Spagna e 101 dalla Gran Bretagna.
In foto: il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker
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