Cultura

Csr/1. Il caso Microsoft. Solidarietà? E’ il software perfetto

Perché l’azienda di Bill Gates ha deciso di scommettere sulla responsabilità sociale? L’amministratore delegato spiega.

di Francesco Maggio

Anno nuovo, comunicazione nuova: Microsoft cambia registro. Niente più prodotti e servizi, più o meno sofisticati da promuovere a tambur battente. Ma uno stile di gestione ad hoc, una filosofia di lavoro che mette al centro la persona. I suoi desideri, le sue potenzialità che coincidono con la ?passione? della creatura di Bill Gates. “Your potential, our passion”, infatti, è il motto dell?azienda e ora è giunto il momento di dirlo a chiare lettere. Di trasferire al pubblico il messaggio che l?azienda avverte fino in fondo una grande responsabilità: quella di creare una tecnologia che sia al servizio di tutti. Ne sono profondamente convinti al quartier generale di Microsoft Italia, alla periferia est di Milano, dove è stata presentata la prima campagna istituzionale della multinazionale di Redmond. Una campagna promossa in 24 Paesi del mondo, realizzata con il supporto dell?agenzia McCann Erickson. “è giunto il momento di cambiare lo stile della nostra comunicazione”, spiega Marco Comastri, amministratore delegato di Microsoft Italia, “incentrando il messaggio sullo stile, appunto, dell?azienda piuttosto che sui prodotti che offre. Uno stile, peraltro, che si rifà proprio alle caratteristiche intrinseche del nostro lavoro. Noi produciamo software, un prodotto che non ha alcun valore se non è associato al potenziale delle persone che lo utilizzano, alle loro idee, ai progetti, alle attività che realizzano”. Una sorta di bene relazionale? “Esatto”, risponde Comastri, “d?altronde la partnership è un elemento fondamentale del modello di business di Microsoft che ha raccolto intorno a sé in tutto il mondo oltre 750mila aziende affiliate. I vantaggi legati alla partnership si traducono in condivisione di conoscenze e competenze, opportunità di ricerca, formazione, attività imprenditoriali e programmi di distribuzione dei prodotti”. “Microsoft” aggiunge Comastri, “è stata fondata basandosi sull?idea che, offrendo gli strumenti adatti è possibile mettere le persone in condizione di creare innovazione e vivere nuove esperienze. L?obiettivo di aiutare le persone a realizzare i propri sogni e a utilizzare appieno il proprio potenziale è oggi più forte che mai. Per questo motivo, con la nuova campagna desideriamo comunicare la nostra missione al numero più elevato possibile di persone, comunità, soggetti economici, insomma a tutti i nostri stakeholder di riferimento che fino a ieri forse non hanno recepito a fondo il messaggio lanciato: che la nostra tecnologia è al servizio delle loro potenzialità”. Da qui l?idea di puntare molto sulla responsabilità sociale? “Premesso che l?impegno di Microsoft nel sociale è di lunga data”, sottolinea il top manager, “e che in proposito la testimonianza personale di Bill Gates, attraverso la sua fondazione, è decisamente eloquente, noi crediamo che l?etica sia un fattore di successo economico indiscutibile. Per noi etica vuol dire fare affari nella comunità economica nel rispetto degli altri, cercando di dare a tutti un vantaggio. Solo avendo una simile visione è possibile avere clienti nel lungo periodo e conquistarne di nuovi. Guai se questo principio viene meno. Riteniamo quindi importante mettere in evidenza alcuni principi che fanno parte del nostro dna e di farlo realizzando tutta una serie di iniziative a sostegno del sociale”. Tra queste, spicca il progetto Asilo aziendale, presso la sede di Segrate che consentirà anche alla comunità esterna all?azienda di accedere al servizio; il progetto 114 Emergenza infanzia, che consiste nella dotazione di un software per il sistema informativo di questo servizio che rende più tempestive le attività di intervento; il progetto Internet nonni e nipoti, un programma di alfabetizzazione informatica per over 60 che ha portato al rilascio, in due anni, di 6mila diplomi. Il progetto Obiettivo barriere, per favorire l?accessibilità dei disabili alle tecnologie. “Abbiamo in cantiere” annuncia Comastri, “la costituzione di una fondazione dentro la quale far confluire le nostre attività sociali e, inoltre, stiamo lavorando alla redazione del nostro primo bilancio socio-ambientale”.


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