Famiglia

Crollo dei matrimoni

Meno 6% nel biennio 2009-2010. Fra le cause la crisi economica, la lentezza dei processi di separazione

di Redazione

Crollo dei matrimoni in Italia che registra un record negli ultimi due anni: -30 mila nel 2009-2010, pari a -6%. Ben al di sopra del -1,2% registrato, mediamente, negli ultimi 20 anni.

Secondo l’Istat, che oggi ha reso noto i dati sui matrimoni in Italia, nel 2009 sono stati celebrati 230.613 matrimoni mentre nel 2010 poco piu’ di 217 mila (3,6 ogni mille abitanti); nel 2008 erano stati 246.613 (4,1).

Sono la crisi economica, la lentezza dei processi di separazione e divorzio e la prevalenza della scelta di convivere le tre cause alla base del calo record dei matrimoni in Italia. E la spiegazione data dall’associazione degli avvocati matrimonialisti ai dati relativi all’ultimo biennio, resi noti oggi dall’Istat. ”Il bassissimo tasso di nuzialita’ in Italia denunciato dall’Istat dimostra che il matrimonio nel nostro Paese versa in uno stato comatoso – commenta Gian Ettore Gassani, presidente nazionale Associazione avvocati matrimonialisti italiani – Dal 1970 a oggi si e’ registrata una riduzione della meta’ nel numero delle celebrazioni.

A questo fenomeno fa da contraltare l’altro dell’esorbitante numero di separazioni e divorzi che consumano ogni anno (4 matrimoni su 10 finiscono in tribunale)”. ”Occorre tuttavia analizzare le cause di questo fenomeno – osserva Gassani – in primo luogo la crisi economica che attanaglia il nostro Paese e’ assolutamente disincentivante per i piu’ giovani a fare il grande passo delle nozze. Locare o acquistare un immobile per due promessi sposi e’ diventato proibitivo a causa di varie forme di speculazione che si registrano soprattutto nelle regioni centro settentrionali. E’ indubbio che la disoccupazione giovanile, specie quella femminile, non consenta progetti cosi’ importanti”.

”La seconda causa – spiega ancora Gassani – e’ da ricercare nella paura dei giovani di un tracollo del matrimonio che potrebbe determinare situazioni di poverta’ insostenibili nonche’ insopportabili attese nei processi di separazione e divorzio. Terza causa – aggiunge – e’ da ricercare nella volonta’ di molte coppie di convivere creando strutture familiari del tutto simili a quelle delle coppie coniugate. Oggi in Italia circa 2 milioni di italiani convivono more uxorio ed ogni anno nascono 100 mila bambini da tali un unioni”. ‘

‘Quarta causa – sottolinea ancora il presidente dell’Associazione – e’ data dalla paura di molti italiani di mettere al mondo i figli attesi i costi per la loro crescita. E’ evidente, pertanto, che allo stato attuale il matrimonio e’ un lusso e non piu’ una libera scelta di vita: mancano del tutto o quasi politiche familiari che possano favorire il matrimonio e la procreazione”. Cio’ che fa riflettere moltissimo e’ che i matrimoni civili sono in netto aumento rispetto al passato: ”Nella cattolicissima Roma – conclude Gassani – essi stanno superando numericamente quelli religiosi. E’ evidente quindi che l’Italia si sta collocando agli ultimi posti europei per percentuale di matrimoni celebrati ed e’ certamente questa una notizia di portata mondiale”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA