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Croce Rossa: un Comitato Etico per gestire 8 milioni
L'organizzazione è ancora presente sui luoghi del sisma, ma visto il diminuire dell'emergenza sta già pensando come impiegare i tanti fondi raccolti. «Serviranno per progetti permanenti destinati al territorio», dice il presidente Francesco Rocca. Che annuncia la creazione di un organismo con tre saggi incaricati di vigilare sul corretto uso dei fondi.« L'aiuto "virtuale" di Facebook? Utilissimo. Grazie a Zuckerberg»
Una raccolta fondi che sfiora (a oggi) gli 8 milioni di euro, con ottime prospettive di crescita, tonnellate di materiali arrivati da tutta Italia, un numero di volontari sul campo che (per fortuna) continua a calare al diminuire dell’emergenza: è questo il quadro delineato dalla Croce Rossa Italiana per quanto riguarda i soccorsi ai terremotati. Con un’importante novità: a gestire e finalizzare correttamente i fondi raccolti, il presidente Francesco Rocca ha chiamato tre personalità di spicco che costituiranno un Comitato Etico proprio con l’incarico di non disperdere neppure un euro. «Nomi non posso ancora farne, perché manca l’ufficialità», si schermisce Rocca, «ma i contatti sono stati avviati e ho ragione di credere che tutti accetteranno questo compito, volontario ma importantissimo». Da indiscrezioni non smentite, pare che i tre saggi saranno un economista esperto di non profit, un ex militare nonché magistrato contabile e un’altra figura di garanzia con un importante passato istituzionale.
Presente da subito nell’area interessata dal sisma del 24 agosto, la Cri ha schierato – nei momenti di massima emergenza – anche 200 volontari e operatori alla volta, gestendo la cucina del campo di Amatrice e altri campi nelle frazioni di Accumoli, Grisciano e Roccasalli, e uno a Pretare, frazione di Arquata del Tronto. Le attività svolte sono state (e in parte ancora sono) quelle tradizionali dell’organizzazione: supporto logistico, distribuzione di generi di conforto, gestione con monitoraggio e censimento della popolazione presente, assistenza sanitaria, supporto psico-sociale e animazione per i bambini, oltre alla preparazione e distribuzione dei pasti. I volontari hanno anche effettuato visite mediche "a domicilio" per raggiungere le persone più vulnerabili; a Grisciano, campo ora chiuso, la Croce Rossa ha gestito la lludoteca l'Angolo di Henry, dove i bambini hanno trovato un momento ricreativo con giochi e animazione. Oggi, come riferisce Laura Bastianetto, «i volontari rimasti sono circa 80, una decina in un campo e il resto attivi in cucina, struttura che continua a funzionare offrendo 400 pasti al giorno, principalmente agli operatori del Comune, al personale della protezione civile e ai vigili del fuoco. Ma anche a qualche residente».
Ringrazio Mark Zuckernerg perché ci ha donato visibilità. Un regalo prezioso, che ci farà del bene anche in futuro
Francesco Rocca
Punto di riferimento in ogni emergenza, la Croce Rossa è stata catalizzatrice di molte donazioni, arrivate da ogni parte del mondo («ringrazio soprattutto le consorelle, che sono state molto generose con noi», sottolinea Rocca), e anche di una miriade di materiali, oggi stoccati nei magazzini di Rieti, Ascoli e Avezzano, e solo in parte distribuiti. Anche qui, la Cri assicura una gestione oculata e fa sapere che tutto quanto non verrà utilizzato per i terremotati prenderà le consuete strade del sostegno sociale “ordinario” a persone in difficoltà. «Vogliamo operare in totale trasparenza», dice Francesco Rocca, «e il Comitato etico va in questa direzione. I fondi saranno impiegati in progetti permanenti, ideati con meccanismi partecipativi con i Comuni colpiti e le popolazioni. Ricostruire è il messaggio che la Croce Rossa Italiana vuole lanciare da subito: in particolare si riparte, oggi, dalla costituzione della nuova sede provvisoria del Comitato della CRI di Amatrice che, in rappresentanza della comunità locale, si metterà immediatamente a disposizione della popolazione presente con attività sociali e ricreative».
Da ultimo, si è fatto un gran parlaree dei “donatori eccellenti” che hanno scelto la Cri, dalla regina Elisabetta a colossi come Amazon, McDonald’s, Coca Cola, ma soprattutto Facebook e il suo fondatore Mark Zuckerberg, che ha messo a disposizione della Croce Rossa 500mila euro, ma non in contanti: in advertising. «Siamo stati felicissimi e ringrazio Zuckerberg sia per il gesto che per le parole con cui l’ha accompagnato», è il commento del presidente Cri. «A chi ha criticato il fatto che non abbia donato denaro ribatto che nessuno critica un’azienda di piumini perché ci dona piumini per l’inverno. Facebook è una grande impresa virtuale che ci ha regalato spazi e strumenti di comunicazione altrimenti molto costosi. I social network sono utilissimi per l'impegno sociale perché fanno da naturale moltiplicatore della solidarietà: questo dono, ne sono convinto, continuerà a fare del bene anche in futuro».
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