Volontariato

Croce rossa out, cristallo rosso in

Cambia il logo della Croce Rossa nelle missioni in territori in guerra: è più neutro rispetto alla croce e alla mezzaluna

di Sara De Carli

E’ destinata a sparire la storica croce rossa su fondo bianco che permette, in presenza di un conflitto, il riconoscimento dei volontari del movimento internazionale fondato da Henry Dunant nel 1864. Il suo posto sara’ preso da un nuovo emblema: il rombo rosso su fondo bianco (si chiamera’ probabilmente ‘cristallo rosso’), ritenuto piu’ neutro rispetto alla croce. Privo di alcun significato religioso, il cristallo e’ maggiormente condivisibile da tutte le 181 societa’ che compongono la Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. Una conferenza diplomatica, che probabilmente sara’ convocata entro il prossimo ottobre, dara’ il via formale al terzo emblema del movimento. La vicenda – spiega Massimo Barra, vicepresidente della Federazione, reduce da una serie di incontri all’estero sulla vicenda – e’ al centro da anni di dibattiti e confronti diplomatici, non sempre sereni. In tutto il mondo, le societa’ di Croce Rossa utilizzano l’emblema della croce o della mezzaluna rossa. Unica eccezione e’ Israele, che attualmente impiega come proprio simbolo la stella di Davide rossa. Scelta individuale che, venendo meno al principio di universalita’ del movimento, non ha consentito finora l’ammissione di questo paese all’interno della Federazione. Tre anni fa, la Croce Rossa Americana ha posto fortemente la questione-Israele, decisa a trovare una soluzione. Tanto decisa che da allora, per protesta, non paga la quota associativa alla Federazione. La soluzione, sulla quale per ora c’e’ un’intesa generale, introduce una distinzione fra emblema protettivo (quello che si utilizza nelle ostilita’ e che impone il divieto dell’attacco per gli operatori che lavorano sotto il simbolo) ed emblema indicativo, ossia quello a cui le societa’ ricorrono in occasione di iniziative di promozione nazionali. L’ipotesi risolutiva sarebbe quindi che in situazioni di conflitto armato si utilizzera’ il ‘cristallo rosso’ mentre nelle proprie iniziative, in tempo di pace, ognuno continuera’ ad utilizzare la croce rossa o la mezzaluna rossa. Per formalizzare il nuovo emblema serve una conferenza diplomatica degli stati che aderiscono alle convenzioni di Ginevra, che giunga a un protocollo aggiuntivo di modifica delle stesse convenzioni in cui si accetta il terzo simbolo. ”Stiamo lavorando – conclude Barra – perche’ questo processo vada in porto e si affrontino con piu’ determinazione i problemi concreti e non simbolici”.


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