Famiglia
Croce Rossa Italiana diventa una SpA?
Riunione lampo del consiglio dei ministri, un decreto che trasforma l'assetto dell'associazione e poi la smentita di Giovanardi "Del decreto se ne parlera' piu' avanti."
di Giulio Leben
Costituire una Spa che affianchi la Croce Rossa Italiana, di cui l’organizzazione di volontariato sarebbe unica azionista, per snellire le procedure e rendere piu’ efficaci i suoi interventi. Questa l’ipotesi – secondo quanto si apprende – prevista dal decreto legge che interessa la Croce Rossa Italiana all’esame stamani del Consiglio dei Ministri. Il presidente della Spa dovrebbe essere il presidente della Cri.
Il provvedimento messo a punto dal governo – sempre secondo quanto si e’ appreso – precede il varo del nuovo statuto su cui la Cri sta lavorando da tempo. Nell’ipotesi del decreto legge, la Cri rimarra’ un’ organizzazione di volontariato ma potra’ costituire una Spa, di cui deterra’ totalmente il controllo, che le permettera’ di aumentare l’efficacia e l’operativita’ dei suoi interventi in occasione di emergenze. Nel consiglio di amministrazione della Spa siederanno solo i soci, ossia i volontari.
Tale decreto, dato per discusso e approvato in una riunione lampo di appena trenta minuti del Consiglio dei ministri, invece, sembra non sia stato discusso. Lo ha riferito il ministro per i rapporti con il parlamento Carlo Giovanardi sottolineando che il provvedimento sara’ esaminato in una delle prossime riunioni.
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