Non profit

CRISI. Troppi suicidi in France Télécom, stop a licenziamenti

Negli ultimi 18 mesi 22 dipendenti costretti a dimittersi si sono suicidati, 6 solo quest’estate

di Gabriella Meroni

Troppi suicidi, si fermano i tagli di France Télécom. L’azienda francese ha incontrato ieri i sindacati promettendo uno stop al piano di ristrutturazione che ha tagliato in sette anni oltre 40mila dipendenti, di cui la maggior parte dal 2006 a oggi, quando si sono verificate 22mila «dimissioni volontarie».

L’emergenza che ha convinto l’azienda a rallentare il piano anti-crisi è che negli ultimi 18 mesi 22 dipendenti si sono suicidati, 6 solo quest’estate, dopo l’annuncio del licenziamento (un tentativo di suicidio – con un coltello in pancia – proprio ieri nella sede di Troyes, nord-est della Francia). La maggior parte dei morti erano uomini con più di 50 anni. Una situazione estrema che ha indotto France Télécom a sedersi al tavolo delle trattative per scadenziare maggiormente il ricorso ai licenziamenti, ma anche a varare un programma di prevenzione contro i suicidi con la formazione di 20mila quadri dirigenti per individuare «eventuali segnali di debolezza» fra i lavoratori. Tra i dipendenti del colosso francese anche il numero di congedi malattia è aumentato: i sindacati denunciano da anni l’atmosfera di stress e le «pressioni» sul personale da quando il gruppo è stato privatizzato nel 2004.

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