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CRISI. Legacoop plaude gli «ammortizzatori in deroga»

Il Presidente Giuliano Poletti, intervenuto all'Assemblea nazionale dei delegati, traccia le linee guida per uscire dalla crisi e accoglie positivamente il provvedimento che sostiene i lavoratori

di Lorenzo Alvaro

Di fronte alla crisi economica in atto «la priorità immediata» è «il contenimento delle ricadute sociali». Lo ha affermato il Presidente di Legacoop, Giuliano Poletti, nel corso del suo intervento all’Assemblea nazionale dei delegati,
osservando che proprio per questa ragione occorre «concentrare risorse importanti sugli ammortizzatori sociali, in modo da far sì che la contrazione della produzioni e degli scambi determinino sospensioni temporanee dal lavoro e non licenziamenti».
Ecco perchè Poletti valuta «positivamente il provvedimento che estende a tutti i lavoratori dipendenti i cosiddetti “ammortizzatori in deroga” e interviene a sostegno di quei lavoratori autonomi che risultano più legati alle sorti di singoli committenti».
Oltre a fronteggiare l’emergenza, occorre, sottolinea ancora il Presidente, «saper pensare al futuro, preparando le condizioni della ripresa. Ciò significa puntare al completamento ed al miglioramento delle reti infrastrutturali; mantenere la priorità della destinazione delle risorse comunitarie al Mezzogiorno; proseguire nelle politiche di liberalizzazione, eliminando sacche di inefficienza e diseconomie nei servizi pubblici locali, nelle professioni, nella distribuzione commerciale; sostenere chi investe, anche prevedendo, sulla scorta dei risultati positivi per la crescita e l’occupazione che tale misura ha
prodotto nelle cooperative, sgravi fiscali in favore di chi reinveste stabilmente gli utili per lo sviluppo dell’impresa».
Il Presidente di Legacoop evidenzia poi la necessità di un «rafforzamento del workfare, e cioè di generalizzare e rendere stabile un sistema ordinario di tutele per il lavoro che sappia veramente integrare la copertura per i periodi di sospensione e di disoccupazione con la formazione mirata al reimpiego».
Poletti sostiene inoltre «l’esigenza di perseguire il potenziamento della sussidiarietà e la valorizzazione del ruolo dell’intervento privato che il Libro Verde individua come una delle via maestre per la riforma».
Per quanto riguarda il capitolo previdenza, il Presidente ritiene infine che non si possa affrontare «nel momento acuto della crisi: aggiungerebbe ansie e tensioni sociali ad una situazione già piena di insicurezze e sfiducia».


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