Mondo
CRISI. Il fondo di Tettamanzi sale a 5,1 milioni
Il cardinale di Milano: «Possiamo fare di più»
Il Fondo Famiglia Lavoro dell’arcidiocesi di Milano ha raccolto contributi per 5,11 milioni di euro. Il Fondo, costituito lo scorso gennaio e destinato a chi ha perso il lavoro a causa della crisi economica, aveva superato lo scorso 31 luglio la soglia di 5 milioni e aveva assegnato 3,79 milioni. «È tanto -ha commentato l’arcivescovo di Milano, il cardinale Dionigi Tettamanzi, in occasione dell’apertura dell’anno pastorale- ma può essere anche di più». Dalla nascita del Fondo ala fine dello scorso maggio gli operatori dei distretti del territorio della diocesi hanno incontrato 2.061 persone. Di queste 1.087 avevano potuto beneficiare di un’erogazione, con una media di aiuto pro capite pari a 2.500 euro.
Il 47,4% delle persone che hanno presentato domanda al Fondo Famiglia Lavoro ha cittadinanza italiana, mentre il 52,6% ha cittadinanza straniera. Inoltre quasi tre persone ogni quattro, sono maschi (73% maschi e 27% femmine). Circa 4 persone ogni 10 hanno un’età compresa tra 41-50 anni (36,5%). La maggior parte delle persone è coniugata (il 66%), con figli: il 78,9% ha, al massimo, 4 componenti per nucleo familiare. Riguardo alla condizione professionale, più della metà delle persone è disoccupata e in particolare, il 67,3% è disoccupato da meno di un anno. I dati dell’arcidiocesi segnalano la presenza tra i richiedenti anche di occupati full-time (10,7%), persone che, pur mantenendo il posto di lavoro, nella maggior parte dei casi non percepiscono un salario da qualche mese, a seguito della crisi economica.
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