In partenza una nuova campagna Coop per fronteggiare la crisi: 100 prodotti a marchio ribassati del 20%, 4 prodotti di ortofrutta e 2 di carne ribassati settimanalmente di almeno il 30%. Non l’ennesima promozione, ma una politica di contenimento dei prezzi. Un investimento su base annua pari a oltre 68 milioni di euro.
Una nuova campagna e un nuovo impegno
Inizia così il 2009 per Coop (primo gruppo della gdo in Italia con i suoi 1394 punti vendita , 56.000 addetti, circa 6,7 milioni di soci) che non abbassa la guardia di fronte a ciò che non esita a definire, anche nel claim della sua nuova campagna “Dalla tua parte, noi”, una crisi in atto. L’iniziativa che da lunedì 26 gennaio sarà attiva in tutti i punti di vendita Coop riguarda 100 prodotti a marchio, scelti tra i più venduti (quelli che entrano regolarmente nel carrello della spesa quotidiana dei soci e dei consumatori) che saranno ribassati del 20%. A questi si aggiungono settimanalmente 4 prodotti di ortofrutta e 2 di carne che saranno ribassati di almeno il 30%. In totale un investimento su base annua che supera i 68 milioni di euro.
“Dalla tua parte, noi”
“Non possiamo stare fermi di fronte a una crisi che sarà lunga e complessa –dichiara Vincenzo Tassinari, presidente del Consiglio di Gestione di Coop Italia- Agiamo su due fronti: combattiamo le richieste ingiustificate di aumento dei prezzi da parte dell’industria di marca e interveniamo drasticamente sui nostri prodotti a marchio. Con questa campagna infatti aumenta ulteriormente la forbice di prezzo tra i prodotti di marca e gli analoghi prodotti coop; se prima era mediamente dell’ordine del 25%, oggi la differenza sarà mediamente del 40% sui prodotti industriali. L’iniziativa è perfettamente coerente con quanto abbiamo fatto in precedenza a tutela del potere d’acquisto dei soci e consumatori: siamo stati i primi ad abbassare il prezzo dei prodotti a nostro marchio quando il costo delle materie prime si è abbassato; abbiamo opposto un netto rifiuto alle richieste di aumento dei prezzi che venivano dall’industria, anche al costo di non avere più i prodotti sugli scaffali. Un solo dato su questo: se avessimo accettato senza discutere le richieste l’inflazione alimentare sarebbe stata di circa il 6% nel 2009. L’azione di Coop sta contenendo significativamente il fenomeno, con effetti positivi per i consumatori e per l’economia del Paese”.
Che comunque il 2009 sarà un anno difficile lo dimostrano le previsioni di Coop Italia, anche se le cooperative aderenti hanno chiuso il 2008 con un fatturato preconsuntivo di 12,7 miliardi di euro (in crescita di 4 punti percentuali rispetto all’anno precedente) –dato medio nazionale-. La contrazione dei consumi a quantità, secondo queste stime, toccherà punte del -0,3/0,5% nell’alimentare e del 3/5% nel non alimentare.
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