Welfare

Crimini contro l’umanità: parte il tribunale

Dal 1 luglio entra ufficialmente in vigore il Tribunale penale internazionale

di Benedetta Verrini

L?1 luglio 2002 è una data storica nel sistema della giustizia internazionale: entra ufficialmente in vigore il Tribunale penale internazionale che lo scorso aprile ha ottenuto, nonostante la pesante opposizione degli Stati Uniti, il numero di ratifiche necessario per la sua istituzione. «Avrà un ruolo chiave, a livello mondiale, per consegnare alla giustizia gli individui accusati dei peggiori crimini conosciuti dall?umanità», spiega Marco Bertotto, presidente della Sezione italiana di Amnesty international, organizzazione impegnata nella coalizione internazionale che ha condotto all?istituzione della Corte. E’ entrato in vigore lo scorso 11 aprile, grazie alle ratifiche di 66 Paesi: gli ultimi 10 sono stati Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Cambogia, Repubblica democratica del Congo (ex Zaire), Irlanda, Giordania, Mongolia, Niger, Romania e Slovacchia. Il Tribunale penale internazionale diventa stabilmente operativo, a partire dall?1 luglio 2002, nonostante una violentissima opposizione da parte dell?amministrazione Bush. Gli Stati Uniti avevano già ritirato la propria firma dal Trattato istitutivo di Roma (che era stata posta, in extremis, nel dicembre 2000 dall?ex presidente Clinton), facendo sapere di non voler riconoscere la giurisdizione della Corte per crimini eventualmente commessi da cittadini americani. L?ultimo atto di questa guerra politica degli Usa al nascente Tribunale è la richiesta dell?immunità anche per i Caschi blu dell?Onu, sempre per garantire protezione ai cittadini americani impegnati all?estero in missioni di peacekeeping. «L?atteggiamento degli Stati Uniti è paradossale» commenta Bertotto. «Pretendono una doppia misura di giudizio: vogliono essere protagonisti delle ?operazioni di giustizia? nel mondo, ma non vogliono però vedersi giudicati». Tale posizione, che ha danneggiato molto la nascita della Corte, non è stata però sufficiente a paralizzarla: il segretario generale Onu, Kofi Annan, ha in più occasioni difeso il valore e la funzionalità del Tribunale, e il prossimo settembre a New York gli Stati aderenti dovranno stabilirne il finanziamento (i contributi giungeranno dai Paesi ratificanti, e dall?Onu su autorizzazione del Consiglio di sicurezza) e la nomina dei 18 giudici e del procuratore. Ma di cosa si occuperà? «La Corte, con sede all?Aja, ha il compito di processare singoli individui ritenuti responsabili di crimini di guerra, crimini contro l?umanità, genocidio. Si trova in fase di studio la possibilità di includere anche l?ipotesi di aggressione», spiega il presidente di Amnesty Italia. I crimini sottoposti alla giurisdizione della Corte non potranno essere stati commessi prima del luglio 2002, cioè prima dell?entrata in vigore del Tribunale. La giurisdizione sarà di tipo ?complementare? agli Stati parte, potrà cioè giudicare solo quando i tribunali nazionali siano nell?impossibilità accertata o non vogliano giudicare i crimini. Sempre riguardo alla giurisdizione, lo statuto del Tribunale presenta alcuni elementi di fragilità: «L?azione penale infatti potrà essere avviata solo su consenso dello Stato sul cui territorio si è verificato il crimine o dello Stato di appartenenza del criminale», prosegue Bertotto. «In altre parole, per operare c?è bisogno dell?autorizzazione del ?carnefice?, anche se poi c?è una procedura per aggirare questo limite». Lo statuto, in effetti, dà operatività per i crimini che abbiano costituito minaccia o rottura della pace e della sicurezza internazionale. Un individuo potrà essere incriminato sulla base di un procedimento di uno Stato parte, oppure sulla base di un procedimento d?ufficio avviato dalla procura della Corte su denuncia di governi o di organizzazioni non governative, o su indicazione del Consiglio di sicurezza dell?Onu. La Corte potrà chiedere agli Stati membri l?estradizione delle persone da giudicare e avrà incarico di proteggere testimoni e vittime. Un lungo cammino Creazione Il 17 luglio 1998, a Roma, con l?approvazione dello statuto del Tribunale penale internazionale, adottato con 120 voti a favore, 7 contrari (tra cui Cina, Libia, Iraq e Stati Uniti) e 21 astensioni Entrata in vigore Erano necessarie almeno 60 ratifiche per far partire il Tpi: questo numero è stato raggiunto l?11 aprile 2002, e l?1 luglio 2002 entra ufficialmente in vigore Sede e composizione Avrà sede all?Aja (Olanda). In settembre, i Paesi firmatari ne decideranno il finanziamento e nomineranno i suoi 18 giudici e il procuratore Giurisdizione Crimini di genocidio, crimini contro l?umanità e crimini di guerra


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